DUE UOMINI NON FANNO UNA MADRE

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«Ha vinto la verità, i nostri manifesti “Due uomini non fanno una madre (stop utero in affitto) non offendono nessuno. E’ la maternità surrogata piuttosto a essere “contraria all’ordine pubblico” – come ha ben ribadito da poco il Procuratore Generale della Cassazione – e a rappresentare una “violenza contro le donne” come ha stabilito il Parlamento». E’ la dichiarazione soddisfatta del presidente di Pro Vita Antonio Brandi, e di quello di Generazione Famiglia Jacopo Coghe, dopo che il presidente del Gran Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha accertato che la campagna delle due associazioni – tra le promotrici del Family Day – non viola il suo codice.

(…) I diritti civili non possono basarsi sul calpestamento dei diritti dei più deboli» hanno aggiunto i due presidenti.

«È una bella lezione alla dittatura del politicamente corretto e alla nuova “Inquisizione buonista”», hanno concluso Brandi e Coghe, «che dietro falsi slogan che inneggiano all’amore, vogliono privare un bambino della sua mamma o del suo papà. Noi continueremo a difendere il diritto dei più piccoli a non essere comprati al mercato degli uteri».

Ufficio Stampa di Pro Vita Onlus e Generazione Famiglia

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