Dal sito informazionecorretta.com riportiamo un estratto sulla situazione in Egitto, alla vigilia del referendum costituzionale in programma per oggi 15 dicembre 2012:
Gli obbiettivi del Presidente Mohamed Morsi sono quelli della Fratellanza musulmana. Questo è chiaro a tutti. “Quando incontra Badia, il leader dei Fratelli musulmani, è Morsi che gli bacia la mano, non viceversa”, dice la gente. Ma Morsi sembra sicuro di poterla convincere a votare sì al referendum, che trasformerà ufficialmente l’Egitto in una Repubblica islamista. La parola d´ordine di Morsi è stabilità.
“Solo la Costituzione garantisce quella stabilità che può rimettere in moto l´economia e solo i Fratelli Musulmani possono assicurarla”, viene martellato nelle moschee. La gente sa che i Fratelli musulmani non sono quello che sembrano, sa che hanno milizie armate, ma teme anche che l´opposizione -sempre un po´ sparpagliata – non sappia riportare l´ordine e la sicurezza. Nei 23 mesi dalla rivoluzione la disoccupazione è salita alle stelle, i prezzi anche, il turismo è paralizzato. Davanti alle piramidi di Giza, una lunga fila di carrozzelle e cammelli aspettano invano qualche turista. “Dobbiamo dimostrare che è proprio la Fratellanza che ha portato instabilità”, dice lo scrittore Salmawy.
I giovani manifestanti, lasciati soli dinanzi alla forza monolitica degli Islamisti, saranno capaci di farlo?
(P.S.: almeno tre articoli della nuova Costituzione fanno diretto riferimento alla sharia)
