HAMAS: SVOLTA ISLAMICA PER IL LOOK FEMMINILE

858

Pchar- Gaza, organizzazione palestinese attiva sul terreno dei diritti umani, a fine luglio ha diffuso una nota con cui denuncia recenti restrizioni alla libertà di vestire delle donne all’interno della Striscia di Gaza. Si tratterebbe di campagne di pressione condotte direttamente da Hamas a favore del rigorismo islamico. La nota denuncia che perfino le donne avvocato in tribunale sono costrette ad indossare il velo (hijab). Questo non avveniva fin quando nella Striscia di Gaza hanno governato i “laici” di Al Fatah all’ombra dell’Autorità Nazionale Palestinese.

Inoltre il Ministero degli affari religiosi avrebbe attivato delle ronde per controllare il grado di “virtù” dei cittadini e principalmente delle donne, sulle spiagge e per strada. Così ci sono negozianti che deplorano l’invadenza dei giovani e barbuti moralizzatori impiegati nell’iniziativa: le loro irruzioni nelle botteghe – in genere in nuclei di quattro – le prediche accese, le intimazioni, i poster con le immagini in cui donne velate – ma abbigliate con pantaloni e t-shirt elasticizzate – vengono additate come prede della «moda del diavolo», intimoriscono oltre che infastidiscono. Sami Ajour, proprietaria di una piccola merceria a Gaza, ha riferito di un blitz vero e proprio compiuto nei giorni scorsi nel suo negozio per rimuovere con la forza alcuni manichini «troppo simili al corpo umano», lamentando di non poter vendere biancheria intima senza mostrarla alle clienti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui