L’USO DI DROGA E’ UN PECCATO E UN REATO (comunicato stampa del Centro Culturale Lepanto)

758

 

 

Anche nel suo viaggio in Brasile Papa Francesco si è pronunciato contro la liberalizzazione delle droghe
Anche nel suo viaggio in Brasile Papa Francesco si è pronunciato contro la liberalizzazione delle droghe

E’ in corso a Roma il raduno nazionale “illegale e’ la legge” animato da «un vasto ed eterogeneo numero di realtà, soggetti, gruppi, che spaziano dai CSOA agli operatori di riduzione del danno, ad associazioni, onlus e parti di organizzazioni istituzionali», tutti uniti dallo slogan “Giusto o sbagliato, non puo’ essere reato» (www.leggeillegale.org).

 

L’iniziativa vuole «costruire un fronte anti-etico» (Il Manifesto, 8.2.3014) e si giustifica con tre motivi: l’etica e la religione devono stare fuori dall’ordinamento giuridico; i delitti senza vittime non hanno legittimita’ giuridica, e che «la liberalizzazione delle sostanze stupefacenti e’ l’unico modo per colpire il narcotraffico delle mafie» (il Manifesto, cit.).

 

Il Centro Culturale Lepanto

 

OBBEDIENTE

 

– al Magistero Pontifico per cui «La lotta contro il flagello della tossicomania è DOVERE di ciascuno secondo le proprie responsabilità» (Beato Giovanni Paolo II, 11.11.1997).

– ed alla Costituzione della Repubblica Italiana (art. 4, comma 2) «Ogni cittadino ha il DOVERE di svolgere, secondo le proprie possibilta’ e la propria scelta, un’attivita’ o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della societa’».

 

RICORDA

 

con Papa Francesco che «Non e’ con la liberalizzazione dell’uso delle droghe (…) che si potra’ ridurre la diffusione e l’influenza della dipendenza chimica» (Discorso Rio de Janeiro del 23.7.13), anche perche’ la liberalizzazione della produzione per “uso personale” non elimina il Narcotraffico, il cd. Mercato Nero, ma ne crea uno Grigio, che si origina lungo la filiera del nuovo Mercato Bianco.

 

CHE L’USO DI DROGA E’

 

sia UN MALE «sempre illecito perché comporta una rinuncia ingiustificata ed irrazionale a pensare, volere ed agire come persone libere» (Giovanni Paolo II, 23.11.1991.) mortificando la dignita’ inviolabile della natura umana;

 

che UN REATO perche’ minaccia la societa’ in numerosi modi tra i quali la trasformazione, negli anni 50 e ’60, della Mafia nella organizzazione potente e internazionale di oggi proprio grazie alla diffusione dell'”uso personale” di massa teorizzata e promossa dai guru Beat e Hippy.

 

PER QUESTO AVVIA

 

sul sito www.lepanto.org la PETIZIONE al Presidente del Consiglio dei Ministri, con delega alle politiche antidroga, on. Enrico Letta per bloccare le proposte di legge che liberalizzano la produzione e cessione di cannabis, riformare la legge 685 del 1975, e avviare politiche sociali DI PREVENZIONE su basi scientifiche come quelle, di grande successo, in Islanda.

 

Fabio Bernabei, Presidente del Centro Culturale Lepanto

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui