MA NON E’ LA VITA

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EFG2495“Ottimo motore, ma non è la vita”. Con queste lapidarie parole L’Osservatore Romano di sabato 22 maggio ha commentato l’annuncio relativo alla produzione della prima cellula artificiale (o sintetica). Secondo il quotidiano della Santa Sede, la scoperta fatta rappresenta certamente “… un lavoro di ingegneria genetica di alto livello, un passo oltre la sostituzione di parti del Dna. Ma in realtà non si è creata la vita, se ne è sostituito uno dei motori. Come scrive sul “New York Times” il genetista David Baltimore del California Institute of Technology:  “Non hanno creato la vita:  l’hanno solo copiata“. E aggiunge il bioingegnere Jim Collins:  “Questo non rappresenta la creazione di vita da zero“.” Da qui la prudenza espressa anche dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

A conferma di tale posizione, nell’editoriale del quotidiano “Avvenire” di sabato 22 maggio, a firma di Assuntina Morresi, leggiamo: “…non è una creazione dal nulla, piuttosto sono state sapientemente assemblate sequenze di Dna già esistenti in natura e riprodotte in laboratorio, insieme a qualche sequenza disegnata per “marcare” il genoma ottenuto e distinguerlo dall’originale naturale, una specie di “firma” degli scienziati inserita nel Dna stesso. Il Dna così prodotto in laboratorio è stato poi sostituito a quello di una cellula naturale, che è stata in grado di replicarsi grazie al nuovo patrimonio genetico, cioè seguendo gli ordini del Dna sintetico”.

Dunque nella cosiddetta cellula artificiale almeno 2 sono gli elementi naturali: le sequenze di Dna già esistenti in natura (e copiate dagli scienziati) e il batterio svuotato del suo Dna originale.

Il Cardinale Angelo Bagnasco intervistato sull’argomento ha sottolineato come la cellula sintetica sia frutto della grande intelligenza dell’uomo, che è “dono di Dio”.

Al di là di tutte le implicazioni pratiche ed etiche della scoperta, sembra quindi che due siano i concetti chiave per leggere l’annuncio mediatico fatto dal biologo Craig Venter:

1) non si tratta di “creazione” della vita ma sostanzialmente della realizzazione di una specie di OGM (organismo geneticamente modificato);

2) tutto ciò è comunque frutto di intelligenza umana, espressa ai suoi massimi livelli: esattamente il contrario di quello che predicano certe scuole evoluzioniste, secondo cui la vita sarebbe frutto del caso.

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