L’UNIONE AFRICANA (L’Ora del Salento, 31 marzo 2007, pag.11)

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africmad.gif OSSERVATORIO GEO-POLITICO

A cura di Roberto Cavallo

In Africa vivono quasi un miliardo di persone: si tratta di un tassello ineludibile per gli equilibri mondiali. Le grandi potenze, e oggi soprattutto la Cina, guardano con estremo interesse allo sfruttamento delle enormi risorse del continente. Tale “interesse speciale” contribuisce ad esasperare i conflitti in talune regioni.

Negli ultimi anni la risoluzione dei conflitti in Africa è migliorata grazie all’Unione Africana.

L’U.A. sostituisce la vecchia Organizzazione per l’Unione Africana (O.U.A.).

Essa si distingue per una struttura più pronunciata: c’è una Commissione intergovernativa, ci sono politiche comuni che vanno verso una progressiva integrazione. L e politich e comuni riguardano soprattutto il mantenimento della pace e della sicurezza.

Il suo approccio rispetto all’O.U.A. è più strutturato, con competenze ben precise.

Il potere esecutivo è affidato al Consiglio di pace e sicurezza, composto da 15 Paesi (su un totale di 53).

Dopo il 2010 nasceranno 5 stati maggiori regionali, che fungeranno da forze di pronto intervento per il mantenimento della pace. Per il 2007 la presidenza è stata affidata al Ghana, che non ha conflitti interni e gode di una buona crescita economica. L’Unione Africana ha fatto passi da gigante. La stessa Organizzazione è arrivata a mettere da parte la candi datura della presidenza sudanese, ritenuta non affidabile per il suo diretto coinvolgimento nei massacri del Darfour, per far posto al Ghana.

Di recente si sono confrontati i Ministri degli interni e degli esteri delle due Unioni: quella europea e quella africana. Nel 2007 si dovrebbe realizzare un vertice fra l’Europa e l’Africa per attuare una congiunta strategia su due punti essenziali: partnership e ownership. L’Europa sposa questi due capisaldi: si vuole accettare l’altro come un partner di pari livello, senza atteggiamento di docenza. L’ownership impedisce di interferire negli affari interni, con assunzione di responsabilità da parte degli Africani per i loro stessi destini.

I problemi non mancano e attualmente si sta attraversando una fase delicata con 2 o 3 situazioni di crisi che riguardano l’Africa orientale: Sudan (e non solo il Darfour), Somalia (Stato fallito o non-Stato, con aggressione in corso da parte delle Coorti islamiche), conflitto latente fra Etiopia ed Eritrea.

Roberto Cavallo

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