PENSIERI DI FEDE PER UNA VITA FELICE (recensione a cura di David Taglieri)

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Un Natale denso di contenuti e di riflessioni da riempire con la ricerca di un senso: questa pandemia ha sbalestrato gli antichi equlibri che la società si era costruita appoggiandosi talvolta anche a falsi miti.

Questo momento ha dimostrato ancora più profondamente la fragilità umana,  scrutata senza mezzi termini.

Sta di fatto che abbiamo l’occasione per tornare alla lettura, alla meditazione, al contatto con pensieri che ci elevano nella loro importanza, nella loro essenzialità e in un’eleganza semplice che è anche semplicità elegante.

PENSIERI DI FEDE PER UNA VITA FELICE, di Joseph Ratzinger (2012, pagine 142) rappresenta l’opportunità di vivere un abecedario di riflessioni che riguardano la vita quotidiana, la sfera psicologica, la dimensione interiore e la concretezza degli interrogativi esistenziali.

Nello scorrere i pensieri che possono essere assaporati anche a salti, ma noi lo consigliamo in seconda lettura, trapela la poesia della preghiera pensata, il racconto di una narrazione reale di un uomo umile e grande allo stesso tempo, l’esperienza di un nonno saggio che trasforma concetti teologici molto elevati in perle a disposizione delle donne e degli uomini che leggono.

Un saggio – in un periodo di saccenti – capace di ascoltare, di vergare pagine di vita e di accettare anche le critiche peggiori, con il suo essere un esploratore della sapienza senza astio, senza risentimento.

Papa filosofo è stato detto, papa teologo quasi per distanziarlo, ma non è stato detto che con questo libro la sua capacità comunicativa non è seconda ad altri pontefici.

Preghiera, meditazione, formazione, comportamento: vogliono dire assumersi il rischio della vita, combattendo la personale battaglia con l’aiuto dell’Alto.

Leggendolo soprattutto in questi tempi, il libro trasmette una pace ed una serenità che veicolano un brocardo che nell’attualità non dobbiamo dimenticare: contro la prepotenza del potere dei media – che ci vorrebbero stupidi e tristi – esistono due armi, basilari, determinanti, essenziali: la Fede e la cultura, e Benedetto XVI ce lo ha insegnato con la sua fede e la sua ragione.

Di fronte ai libri ed ai pensieri non c’e’ distanziamento che tenga.

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