UN ANNO FA LA MORTE DI CHIARA CORBELLA (a cura di Francesco De Marco e dello staff di Blog Cattolici)

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CorbellaCari amici,

preghiamo per CHIARA CORBELLA!

Chiara è una ragazza romana dei giorni nostri, normalissima, 28 anni, dolce ed estroversa, appassionata di musica, piena di voglia di vivere e con una gran Fede, che si sposa 4 anni fa con Enrico, conosciuto a Medjugorje.

Poco dopo rimane incinta. Di una FEMMINA.

Ma la bimba si rivela essere anencefalica, priva di parte del cervello, non ha nessuna possibilità di sopravvivere. Chiara porta avanti la gravidanza lo stesso e partorisce Maria Letizia che vive appena qualche ora e gli muore in braccio.

Al battesimo segue il funerale.

Passa un anno e arriva la seconda gravidanza. Stavolta è un MASCHIO. Chiara è al settimo cielo. Qualche controllo però e torna di nuovo il buio, l’ecografia è ancora devastante: il piccolo risulta infatti totalmente privo degli arti inferiori.

Ma per Chiara non fa niente, lo amerà lo stesso. Anzi, di più.

Solo che nel prosieguo della gravidanza intervengono nuove complicazioni:

se il bimbo nasce avrà scarse possibilità di farcela e morirà come la sorellina, gli dicono i medici.

Chiara a 25 anni non fa una piega e dice incrollabile il suo secondo fiat.

Nasce Davide.

Come previsto, anche questo secondo figlio muore sotto i suoi occhi dopo qualche ora. Dopo il nuovo battesimo, il nuovo funerale.

Un anno ancora e ci riprova. Terza gravidanza.

E’ ancora un MASCHIO e stavolta è sanissimo, in piena salute.

La gioia può esplodere incontenibile, finalmente! quanto l’ha sperato, quanto l’ha sognato, quanto l’ha desiderato!

Ma dura poco più di un attimo… al quinto mese, stavolta è lei, Chiara, ad avere un problema. Ed è un verdetto spaventoso: ha un carcinoma alla lingua.

Se vuole fermarlo, deve eliminare il bimbo che porta in grembo il prima possibile, dicono i medici, perché stavolta dare la vita potrebbe portarla alla morte.

Non se ne parla nemmeno, dice Chiara.

Il bambino nascerà: poi, solo dopo, penserà semmai a curarsi.

E finalmente a Maggio nasce Francesco ed è proprio bellissimo!

Forte e sprizzante di gioia.

Un amore.

Le cure per la giovane mamma possono iniziare.

Cicli di radioterapia prima e chemioterapia dopo senza sosta.

Giorno dopo giorno, a ritmo incessante.

Ma è troppo tardi: il tumore è andato ormai troppo avanti, i medici glielo avevano detto. Chiara ha i giorni contati.

Con grande fatica va un’ultima volta a Medjugorje con Enrico e i suoi amici più cari.

Vuole dirgli che li vuole felici perché lei è felice e che questa nostra vita sulla terra alla fine è solo un passaggio.

Negli ultimi mesi il progressivo, inevitabile, deperimento. Chiara ora non c’è più. Chiara è morta, dice il mondo: che stupida, così giovane, poteva godersi la vita, ma chi gliel’ha fatto fare.

Chiara è nata in Cielo, diciamo noi.

Per il suo bambino, per cui ha dato la vita, ha scritto una lettera d’amore che il figlio leggerà quando sarà grande e potrà capire, che finisce così:

“Non eravate nostri, non eravate per noi perché il possesso è il contrario dell’amore (…). Qualunque cosa farai nella vita, non scoraggiarti figlio mio: se Dio toglie è per darti di più e tu sei speciale, hai una missione grande (…), fidati di Lui, ne vale la pena. Vado in Cielo ad occuparmi di Maria e Davide, e tu rimani con il papà. Ma dal Cielo prego per voi. Ciao, mamma Chiara”.

Al funerale ha voluto che la vestissero con l’abito da sposa, perché alla casa del Padre un cristiano ci va in festa. Un anno fa la morte di Chiara Corbello.

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