12 MAGGIO 2013: A ROMA LA MARCIA PER LA VITA!

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1 commento

  1. Io c’ero insieme a mia moglie e ai miei 3 figli (1 dei quali ancora in pancia di mamma!!!)

    “Anche se Dio non esiste, il feto esiste” diceva un celebre ginecoloco Americano ex abortista (Bernard Nathanson)

    Nomberto Bobbio (non credente definito il “papa laico”) non diceva da meno: “Mi meraviglio di come i non credenti lascino ai credenti IL PRIVILEGGIO E L’ONORE di affermare che NON SI PUO’ UCCIDERE”

    Detto questo difendere la vita umana dal suo inizio non è questione di fede o religione, ma di Ragione o Civiltà.

    D’altro canto è sufficiente notare che le campagne dai motti: “paracadutiamo dagli aeri milioni di preservativi sull’Afriaca” non solo hanno fallito, ma hanno aumentato le gravidanze indesiderate e le malattie (tipo HIV) per 100 ovvi motivi (ad es: se tu dici alle persone che con il preservativo risolvi il problema di…. stai dicendo a quella persona che può avere dei comportamenti a rischio= maggiore probalità di contaggio ecc) questo non lo dico io (che in africa non ci sono stato J) ma le ricerche sul campo (ad es Cfr. Cochrane Database of Systematic Reviews 2002, Issue 1, Cfr. Lancet 2000;355:1555-6).

    E’ necessario educare le persone “all’autocontrollo” che funziona molto meglio “dell’autodeterminazione”. Lo so è + difficile ma è l’unico metodo che funziona.

    In conclusione se invece una persona difende la vita anche per il fatto che è credente, questo avviene per il semplice motivo che non ci si può salvare l’anima uccidendo un innocente o cooperando o rimando in silenzio mentre altri lo fanno.

    Buona giornata a tutti Paolo

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