SANTI LAICI: QUANDO GLI IMPERATORI FANNO MIRACOLI (L’Ora del Salento, n°35 del 22 ottobre 2005)

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beato-carlo.jpg Quando Suor Maria Zita Gradowska, polacca e gravemente ammalata, si ritrovò fra le mani il santino di Carlo d’Austria, non diede eccessiva importanza a quel giovane sovrano, ultimo imperatore asburgo, morto in esilio nell’isola portoghese di Madeira il 1° aprile 1922, all’età di 35 anni.

Era il 1960 e Suor Maria, dopo anni di sofferenze per una tromboflebite mal curata alla gamba destra e un’operazione di safenectomia a quella sinistra, era ormai ridotta sulla sedia a rotelle.

Perchè avrebbe dovuto invocare l’intercessione di quell’uomo non ancora canonizzato, anche se morto in chiara fama di santità e per la cui beatificazione era sorta una Lega di preghiera internazionale, la Gebetsliga?

Lei era polacca, lui austriaco. Lei figlia di un popolo oppresso (anche se non solo dagli Austriaci!), lui ultimo erede di un impero mitteleuropeo che al suo interno aveva vantato anche province polacche. 

Ma tant’è. Le ragioni della fede superano quelle della storia e della politica, e Suor Maria decise di affidarsi comunque alla sua intercessione.

Una sera di fine dicembre del 1960, mentre i dolori si fanno più lancinanti, dal suo letto Suor Maria invoca con particolare fervore l’aiuto di Karl I°, Imperatore d’Austria: chiede la guarigione, sempre se ciò sia conforme alla santa volontà di Dio.

Alle cinque del mattino successivo, quando è svegliata come di consueto dalla campanella della comunità, la suora si accorge di non avvertire più alcun dolore e con stupore vede la ferita purulenta completamente rimarginata.

Da allora suor Maria Zita Gradowska non avrà più alcun problema di circolazione venosa perchè, come si legge dagli atti del processo canonico di beatificazione, ella fu guarita istantaneamente, perfettamente e durevolmente da Dio per intercessione di Carlo d’Asburgo. Il 20 dicembre 2003 Giovanni Paolo II firmò il decreto che riconosceva il miracolo e il 3 ottobre 2004, in Piazza San Pietro, lo proclamò Beato.Beato perchè resse l’Austria-Ungheria nel momento della sua agonia, dal 1916 sino al termine della 1^ guerra mondiale, lavorando in stretta collaborazione col pontefice di allora, Benedetto XV°, per metter fine alle ostilità; beato perchè accettò con perfetta rassegnazione cristiana la povertà che accompagnò lui e la sua famiglia nell’esilio di Madeira; beato perchè figura esemplare di marito e di padre di otto bambini, alcuni dei quali oggi ancora viventi.

Non a caso la festa canonica non è, come di consueto, il giorno del suo ritorno alla casa del Padre, ma il 21 ottobre, giorno delle sue nozze con Zita Maria di Borbone-Parma. Zita Maria: lo stesso nome di quella sconosciuta suorina da lui miracolata e per la cui guarigione la Chiesa lo ha fatto Beato.

Preghiera al Beato Carlo d’Austria
O Beato Imperatore Carlo, tu accettasti i difficili compiti e le opprimenti sfide che Dio ti affidò durante la tua vita.
In ogni pensiero, decisione ed azione tu ti abbandonasti sempre alla Santissima Trinità.
Ti preghiamo di intercedere per noi presso il Signore nostro Dio affinchè ci dia fede e coraggio, così che anche nelle situazioni più difficili della nostra vita noi non abbiamo a perderci d’animo, ma proce diamo pieni di fede sulle orme di Cristo Signore.
Richiedici la grazia che i nostri cuori vengano plasmati sul modello del Sacro Cuore di Gesù.
Aiutaci a lavorare con compassione e fortezza a favore dei poveri e dei bisognosi, a batterci con coraggio per la pace nelle nostre case e nel mondo intero, e a mettere in ogni situazione le nostre vite nelle mani di Dio, fino a quando Lo raggiungeremo, come tu hai fatto, per mezzo di Cristo nostro Signore.
Amen.

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