Il Blocco Timoshenko e Nostra Ucraina del presidente Yushchenko il 18 dicembre 2007 hanno finalmente ottenuto la maggioranza parlamentare per varare il nuovo governo di coalizione, riformatore e filo-occidentale, così come accadde all’indomani della Rivoluzione Arancione del 2004. Se gli arancioni avranno imparato la lezione che dividersi vuol dire finire automaticamente all’opposizione (il Partito delle Regioni, filo-russo, è ancora il primo partito), probabilmente questa volta la loro coalizione è destinata a restare compatta per un più lungo periodo di tempo.
In Ucraina i partiti filo-occidentali che hanno vinto le elezioni del 30 settembre scorso si erano accordati a metà ottobre per la formazione di un governo di coalizione, ma solo in questi ultimi giorni in Parlamento si sono trovati i numeri necessari per il via libera.
L’accordo tra i due blocchi arancione prevede anche la ripartizione dei ministeri e una serie di riforme e di linee politiche: l’adesione all’Unione europea e alla Nato, il rafforzamento dei rapporti paritari e della partnership con
Roberto Cavallo