CRISTIANI IN CINA

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Dall’Ossservatorio sulla Cristianofobia, il Presidente Silvio Dalla Valle ci offre un aggiornamento sulla persecuzione dei cristiani in Cina.

Il grande Paese asiatico è classificato al 17° posto come luogo peggiore per essere cristiani; ci sono oltre 100 milioni di fedeli in uno stato di discriminazione e persecuzione.

Sicuramente, secondo i dati forniti dall’Associazione Open Doors, “questi 100 milioni di cinesi non verranno schierati contro il muro e fucilati”. Ma tutti vengono sorvegliati usando la tecnologia di riconoscimento facciale, e vengono puniti per esempio per andare in chiesa o semplicemente per aver cercato di portare i loro figli agli appuntamenti domenicali.

C’è infatti un punteggio sociale in Cina e una deduzione (di questo punteggio) semplicemente per essere un seguace di Gesù e praticarlo fedelmente. Se il loro punteggio sociale diventa troppo basso, rischiano di perdere il lavoro e i loro figli potrebbero non essere in grado di andare a scuola.

L’agenzia Release International (RI) denuncia poi una nuova ondata di repressione contro i cristiani in Cina.

Secondo RI, le autorità cinesi hanno chiuso congregazioni cristiane e arrestato i loro responsabili nell’ambito di una nuova campagna di repressione alla religione ordinata dalle autorità nel dicembre dell’anno scorso.

Release International riferisce il caso di un centinaio di agenti di polizia armati che avrebbero circondato un campo estivo per genitori e bambini frequentato da cristiani nella provincia di Shanxi. La polizia ha arrestato gli adulti e perquisito le loro case, sequestrando i libri cristiani.

Infatti, norme più severe sulla religione in Cina sono state approvate nel 2018 e sottoscritte dal presidente Xi Jinping nel mese di dicembre 2021, chiedendo una campagna più aggressiva contro le cosiddette religioni “illegali” in Cina.
 
Xi Jinping ha insistito sul fatto che le chiese dovrebbero “aderire alle opinioni religiose marxiste e ha chiesto un’applicazione più rigorosa delle leggi sulla religione. (Christian News).

Nella vicina Corea del Nord la situazione è ancora peggio. Lì, se un cristiano viene detenuto, trascorrerà il resto della sua vita e morirà in un campo di lavoro. Questo, semplicemente per avere una Bibbia. In alcuni casi vengono anche uccisi…

 

 

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