I SANTI COSMA E DAMIANO (dal libro “I nostri Santi i loro miracoli”, di Roberto Cavallo)

948

cosmadamiano_bangelico.jpg I nostri due fratelli nacquero in Cilicia, nell’odierna Turchia, in una data imprecisata intorno al 250. Pare che il padre, di cui le fonti storiografiche non ci hanno tramandato il nome, fosse un fervente cattolico, e pagò con la vita questa sua fedeltà al Signore Gesù. Per i Cristiani erano tempi difficili: gli imperatori romani si giocavano le ultime carte per imporre il culto della loro persona, insieme al ripristino del paganesimo. Ma ormai quasi la metà della popolazione dell’impero aveva accolto la Buona Novella, testimoniandola con coraggio. Cosma e Damiano provenivano da una famiglia agiata e così riuscirono a studiare medicina frequentando una fra le migliori scuo le del tempo, quella di Alessandria. Appresero ed esercitarono la professione medica con generosità ed altruismo, tant’è che vennero chiamati “anagiri”, che vuol dire “senza argento” o “senza denaro”, in quanto prestavano in modo assolutamente gratuito la propria opera professionale. Gli storici dibattono quanto la loro fama in vita fosse legata a reali capacità medico-scientifiche. Certo è che Cosma e Damiano associarono sempre la cura del corpo a quella dello spirito, considerando la preghiera più importante di qualsiasi farmaco. La tradizione comunque ci ha tramandato moltissimi rimedi e ricettari che vanno sotto il loro nome, tanto che nel medio Evo sorsero varie confraternite e corporazioni mediche ad essi intitolate.
Più sicura rispetto a quella della nascita, secondo le fonti agiografiche, è la data della loro morte, avvenuta nel 303 in modo violento, dopo torture e sevizie, per mezzo di decapitazione.
Appena dieci anni dopo il loro martirio, il cristianesimo sarebbe diventata “religio licita” in tutto l’impero, grazie a Costantino.
Innumerevoli miracoli vengono attribuiti all’intercessione dei due fratelli mediorientali, quand’erano in vita e soprattutto dopo la loro morte. Fin dall’antichità numerosi documenti attestano casi di guarigioni avvenute di solito in chiesa, dopo un sonno tanto ristoratore quanto prodigioso. Questo del sonno è un elemento ricorrente, che può far sorridere la mentalità scettica e razionalista dei nostri giorni, ma che trova spiegazione nella discrezione dell’intervento divino sulla natura umana debole e ferita. Un’interferenza divina che, sebbene straordinaria e umanamente inspiegabile, predilige, come ricorda nei suoi libri Vittorio Messori, la penombra e il chiaroscuro, in modo da lasciare sempre tanta libertà di credere quanta di non credere, senza che alcuno sia mai forzato dall’evidenza
Il culto dei “Santi Medici” dall’Oriente si diffuse presto in tutta Europa, e anche in Puglia è sempre stato particolarmente vivo. Il santuario ad essi dedicato e sito nella campagna di Oria, in provincia di Brindisi, è tuttora meta di pellegrinaggi e di preghiera, mentre un’ampia stanza dedicata agli ex voto per le grazie ricevute testimonia la forza della loro autorevole intercessione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui