IL DIRITTO NATURALE E L’IMPORTANZA DELLA PRE-POLITICA (di David Taglieri)

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Olimpia Tarzia, fondatrice del movimento "PER", con Benedetto XVI

Agli sgoccioli della battaglia elettorale, nella frenesia generale, un momento di riflessione ce lo ha regalato Olimpia Tarzia, misurata, sobria ma con le idee chiare.

La sua è una programmazione che unisce le competenze biologiche e mediche, quindi concernenti la persona umana, a una reale lettura politica e, soprattutto, pre-politica. Si fa presto a parlare di crisi dei valori politici, ma poi si perde il senso  e la profondità; perché è la pre-politica ad esser stata messa da parte, e cioè l’insieme di tutti quei principi di fede, di razionalità e di buon senso che soli fanno di un uomo un uomo.

19 febbraio 2013: presso le suore Canossiane, nel cuore del quartiere San Giovanni a Roma, si è svolta una delle conferenze del movimento “Per” (politica etica responsabilità), promosse da Olimpia Tarzia e che stanno toccando tutta la regione.

Contesto familiare, presentazione del programma elettorale, ma soprattutto tanta voglia di comunicare i contenuti di un impegno regionale che mette al centro la persona. Uno dei punti salienti del programma di Olimpia Tarzia (candidata con Francesco Storace alla Regione Lazio) è la distinzione fra laicismo e un buon concetto di laicità; una giusta laicità può aiutarci a testimoniare i valori cristiani ricorrendo al diritto naturale. In questo senso la Chiesa non ha inventato niente ma ha tradotto in norme e regole comportamentali i fondamenti basilari del diritto naturale.

Un cenno alla comunicazione, le mail, i social forum, internet, strumenti di modernità che se ben adoperati producono sviluppo: siano essi complementari, mai sostitutivi. Centralità della persona, infatti, è contatto, visione, ascolto, per questo Olimpia Tarzia ama girare fra la gente.

Fra le tematiche affrontate c’è innanzitutto la vita, che non ha appartenenze politiche, sociali, religiose; è questione invece di antropologia, degli uomini e dei loro rapporti con l’Assoluto.

Poi la famiglia. La fondatrice del movimento “Per” è chiara, nessuno giudica la vita affettiva: il punto, però, è non equiparare il matrimonio a forme diluite di convivenza, perché con il matrimonio si assumono diritti e doveri. Nessuna discriminazione neanche per i figli di conviventi: l’aiuto non deve essere loro negato, tuttavia lo Stato ha il dovere di incentivare le forme stabili di unione.

Non è la Chiesa a dirlo, ma il dettato costituzionale, quella Costituzione tanto invocata come fosse il Vangelo e amata, però, ad intermittenza. E alla base c’è il Diritto Naturale. Oggi purtroppo si assiste ad un retorico patriottismo costituzionale che vorrebbe soppiantare quello della Tradizione; mentre quanto ancora sopravvive di Tradizione nella Carta, proprio quello si vorrebbe stravolgere. La minoritaria cultura radicale, che senza mai avere numeri politici è riuscita a cavalcare in questi anni un cambiamento epocale, ha cancellato le vecchie certezze italiane in tema di famiglia, quelle che un tempo mettevano perfino d’accordo Dc-Pci-Msi…

Perché si trattava solo di buon senso, e invece la stessa sinistra ha abbandonato le battaglie sociali per spostarsi sul campo libertario, temi che riguardano minoranze delle minoranze. Rispetto umano e comprensione per le scelte di vita, dice ancora Olimpia Tarzia, ma la Famiglia è composta da Padre-Madre e figli, perché per la sua crescita psicofisica, il bambino ha bisogno della forza e della responsabilità del Padre, della dolcezza, dell’accoglienza e del tatto della madre. Purtroppo molte forze politiche strumentalizzano i diritti di persone che puntano ad un’altra organizzazione di vita.

Tutti temi, questi, approfonditi anche nella scuola di formazione “Per”, vero e proprio laboratorio politico di formazione e apprendimento per i giovani, alla seconda esperienza questo anno, nato da un’idea della stessa Tarzia.

Tutti ne parlano in Italia di scuole politiche, ma nessuno questa benedetta formazione la fa davvero…

Prima della politica c’è la cultura e, come detto, la pre-politica. Questo sfugge a tutte le forze politiche, questo invece è l’insegnamento del “Per”. Fare la scelta “Per” è una scelta per la vita.

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