INDAGINE SUL CRISTIANESIMO: CHIESA DEL POTERE O CHIESA DEI MARTIRI?

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180px-Meister_von_Cefalù_001Secondo una diffusa pubblicistica di stampo laicista, Gesù (quando per gentile concessione gli venga riconosciuto il diritto all’esistenza storica) si circondò di una comunità di discepoli, ma non intendeva costituire una chiesa e soprattutto non era sua intenzione consacrare un sistema di potere. Fu poi la Chiesa – specialmente quella di Roma – a tr adire il messaggio evangelico appropriandosi di ricchezze e privilegi che, fra alti e bassi, conserverebbe tuttora.

In questo modo con un colpo di spugna si cancellano circa 2000 anni di cristianesimo, su cui il giudizio laicista si dimostra perentoriamente negativo.

Ma il ragionamento su richiamato è falso fin dalle premesse, perché questo del “sistema di potere” è un cliché periodicamente rimestato da opinion makers cui viene attribuita l’autorevolezza dei guru.

Lo scrittore Francesco Agnoli, collaboratore di Radio Maria e della rivista “il Timone”, nel suo recente libro “Indagine sul cristianesimo. Come si costruisce una civiltà” (Ed. Piemme, 2010, Milano, pagg. 279) scrive: “…le pseudo-inchieste che oggi vanno per la maggiore tendono proprio a ridurre il cristianesimo a un’abile mistificazione, a un’accozzaglia di racconti folcloristici che avrebbe tenuto l’umanità nelle tenebre della superstizione per secoli, causando discriminazioni, persecuzioni e delitti”.

Agnoli individua i “guru” del nostro tempo professionalmente impegnati a denigrare il cristianesimo nelle sue realizzazioni sociali e storiche.

Primo fra tutti, nota l’Autore nel suo volume, vi è Corrado Augias, collaboratore fisso di “Repubblica”, che con i suoi libri a 10 euro (o giù di lì) nelle edicole, presenta la Chiesa come un’associazione a delinquere tesa ai soldi, al potere e all’inganno. Augias è seguito a ruota dall’ex seminarista Piergiorgio Odifreddi, personaggio televisivo e mediatico, coccolato e vezzeggiato dalla grande stampa e dalla tv, che definisce i cristiani “cretini”, ingannatori e sup erstiziosi. E l’elenco continua…

In realtà, scrive Agnoli, la nascita della Chiesa universale incentrata su Roma e sulla successione pietrina fu tutt’altro che l’edificazione di un “sistema di potere”!

Per tre secoli quei cristiani dovettero affrontare i circhi e le fiere, la croce e il ludibrio, le torture e, nella migliore delle ipotesi, l’esilio. Dagli autori latini che hanno scritto dal I al II secolo (Tacito, Svetonio, Seneca, Lucano, Marziale, Giovenale, Galeno, ecc.) sappiamo che quando qualche grave problema si abbatteva sull’impero era normale attribuirne ai cristiani la responsabilità. Nerone, quindi, era in buona compagnia, così che Tertulliano, scrittore cristiano poi divenuto eretico, poteva scrivere: “Se il Tevere sale sugli argini, se il Nilo non arriva sui campi, se il cielo è immobile, se la terra si muove, se la fame, se la peste, subito si grida: I cristiani ai leoni!”.  Insomma, altro che “sistema di potere”!

Quanto a Costantino, che nel 313 liberò i cristiani dalle catacombe proclamando “licita” la loro religione, a dispetto dell’opinione corrente, si convertì al cristianesimo davvero e non per mero calcolo politico: è la conclusione cui sono giunti tantissimi autorevoli storici, anche dichiaratamente miscredenti come l’archeologo francese Paul Veyne.

Anche dopo tale illustre conversione i pagani, ancora maggioritari, continuarono ad accedere alle massime cariche pubbliche dell’impero; mentre la Chiesa, già da tempo, pur perseguitata si era ormai formata e articolata lontano da ogni intreccio politico.

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