MINORANZE RELIGIOSE PIU’ A RISCHIO DOPO LE “PRIMAVERE”

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Secondo l’ultimo rapporto sulla libertà religiosa pubblicato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, nell’ultimo anno le condizioni delle minoranze religiose sono peggiorate. In Nord Africa ma anche in Medio Oriente, la cosiddetta “primavera araba” ha esacerbato le discriminazioni contro le minoranze religiose. In Egitto e in Libia, in particolare, gli scontri che hanno fatto seguito alla caduta di Gheddafi e Mubarak hanno portato ad un’esplosione di violenza nei confronti dei cristiani e a un esodo dei Copti in Egitto. Leggiamo da “Avvenire” di martedì 31 luglio (pag. 14): “Stando al documento annuale del governo USA presentato lo scorso 30 luglio 2012, i cristiani continuano ad abbandonare in massa anche l’Iraq, dove i non musulmani vivono nel terrore delle persecuzioni. In Nigeria gli attacchi di gruppi estremisti hanno seminato morte e terrore fra i cristiani senza che il governo intraprendesse azioni per punire i responsabili. Mentre l’Indonesia ha fatto ampio uso delle leggi contro la blasfemia per incarcerare cristiani, come Antonius Richmond Bawengan, condannato a cinque anni di prigione per aver diffuso materiale legato alla sua fede…Il documento del governo USA ricorda inoltre i Paesi dove l’assenza di libertà di religione è cronica, come Cina, Corea del Nord, Iran, Arabia Saudita ed Eritrea. A questi si affiancano nuovi nemici della religione, come il Venezuela, che lo scorso anno ha lanciato una campagna antisemita…”.

1 commento

  1. Abbiamo due spinte che minacciano il Cristianesimo, il nichilsmo assoluto postoccidentale, fatto di capitalismo progressismo e derivati di modernismo, ed il fondamentalismo islamico, terrorista e anticrisitiano.
    Due poli opposti che come ci insegna Mantovano in Blocnotes di un Conservatore, sembrano essersi irrimediabilmente alleati, pur così lontano.
    E poi la stampa, Bellezza? a parte il Foglio e Recensioni e Storia, quanti parlano di persecuzioni ai cristiani nel mondo?

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