NOTIZIE DALLA TERRASANTA (L’Ora del Salento, 14 febbraio 2009, pag. 11)

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6a00d8341c60bf53ef00e54f395fb58833-800wiDopo le elezioni del 10 febbraio scorso, i numeri dicono che il Likud e gli altri partiti della destra dispongono di 65 seggi sui complessivi 120 che costituiscono la Knesset, il Parlamento israeliano. Si sa però che ago della bilancia è Avigdor Lieberman, leader del partito nazionalista laico Yisrael Beiteinu, che ha conquistato 15 importantissimi seggi. Al momento in cui scriviamo non è dato sapere quale coalizione prenderà corpo e potrà qu ind i governare Israele per i prossimi anni. E’ comunque difficile che a farlo siano i centristi seguaci del partito Kadima, del Ministro degli Esteri Tzipi Livni.

Dicevamo di Lieberman, personaggio bizzarro anche per le sue amicizie: di origini moldave, ha vissuto il dopo-elezioni in vacanza presso Aleksandr Lukashenko, dittatore comunista della Bielorussia…

Intanto il governo Olmert (uscente) conferma il viaggio che Benedetto XVI compirà in Terrasanta il prossimo maggio. Occasione utile per smorzare le sterili polemiche sul presunto antisemitismo della Chiesa.

Dall’altra parte, nella striscia di Gaza, Hamas tratta sui termini della tregua, ma anche in campo palestinese non è davvero tutto oro ciò che brilla.

Il giornalista Fausto Biloslavo, avvezzo a grandi scoop, è stato di recente nella Striscia dove ha raccolto una serie di terrorizzanti testimonianze di palestinesi minacciati, imprigionati e torturati dalle stesse milizie islamiste. Dalla fine della guerra, circa 180 palestinesi sono stati giustiziati e gambizzati per aver messo in discussione l’egemonia di Hamas. Quelli che hanno ancora voglia di parlare preferiscono restare nell’anonimato. Un padre di famiglia racconta la storia degli “scudi umani” di palazzo Andalous, un grande caseggiato di Gaza: “Fin dai primi giorni dell’attacco i muqawemeen (partigiani della resistenza palestinese, ndr) si erano piazzati al dodicesimo e al tredicesimo piano del Palazzo con i cecchini. Ogni tanto cercavano di sparare a uno di quegli aerei senza pilota che usano gli israeliani… Una delegazione di capifamiglia ha scongiurato i miliziani di andarsene… La risposta è stata “morirete con noi o sopravviveremo insieme“.”

Nel palazzo Andalous c’erano 22 famiglie, 120 civili, donne e bambini. Fausto Biloslavo ha scritto queste storie in un reportage sull’ultimo numero di Panorama (19 febbraio 2009, n°8). Particolarmente discriminati appaiono i pochi seguaci di Al-Fatah ancora presenti nella Striscia di Gaza: molti di loro sono stati torturati e uccisi.

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