ORTISEI (di David Taglieri)

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C’è un luogo incantato nel cuore della Val Gardena dove cultura italiana e tedesca si incontrano prendendosi per mano, e a braccetto si estendono nella vallata ladina di tradizioni antiche e passioni sempre vive.

Seguendo i tornanti delle leggende e delle poesie dolomitiche si può ricreare una dimensione dove tempo-spazio e quotidianità si fermano e lasciano libero movimento a relax, passeggiata, riflessione e fotografia.

St. Ulrich, Urtijey, Ortisei è terra di ambientazioni fantastiche, possibilità di riconciliare l’anima dal frastuono e dalle stupidaggini della quotidianità: qui ci si riconnette a se stessi, ma anche alla gente perché in montagna sembra più semplice fare amicizia, condividere pensieri e amore per la natura.

Si cammina con le proprie gambe e con noi camminano pensieri, riflessioni, con il sottofondo dei campanacci delle mucche, il canto dei grilli e degli uccelli, la corsa nobile dei cavalli.

Riconnettersi appunto attraverso il creato per ritornare a noi stessi più maturi e cambiati.

Montagna è pulizia, aria salutare, ordine, disintossicazione dai fumi e dallo smog delle città.

I pittori utilizzerebbero nel dipingere questa zona: il verde speranza di luoghi incontaminati, di profumi e carezze che vengono dall’Alto; l’azzurro del Cielo  che protegge anime e corpi; il grigio affascinante  delle giornate nuvolose che comunque inducono al pensiero e alla ricerca.

Pensare, camminare, controllare le cartine e scoprire sempre nuovi percorsi e sentieri, avventurarsi sulle meditazioni delle vette.

In “Meditazioni sulle vette” Julius Evola narrava il valore della montagna che non può essere ridotto alle corse turistiche da un posto all’altro o a spostamenti in auto da un territorio ad un altro, senza aver respirato aria, condiviso emozioni, ammirato colori.

Ripensare se stessi nel rapporto con spazio e tempo, osservare e fotografare con il cervello la bellezza delle vette.

Il valore aggiunto di Ortisei è il collegamento a molteplici passeggiate, raggiungibili con funivie, trenini, pullman, ma anche e soprattutto con sentieri all’interno del bosco.

Alpe di Siusi, Seceda, Rascesa, con il rifugio Rascesa immerso nella natura e fra gli animali, e il monte della Croce di Cristo… e poi un paesino vivibile anche la sera con locali e ristorantini tipici; il pubblico è eterogeneo: si va dalle famiglie con i bambini piccoli agli anziani.

Tappa obbligata in Val D’Anna: ristorante caffetteria, gelateria, immersa nel verde della vallata, pregevole nelle torte alle fragole, ai ribes e ai lamponi e nello stinco di maiale con patate saltate (http://www.valdanna.com/ita/dove.html).

Per gli appassionati di sculture molti artigiani del legno e negozietti da perderci ore.

Consigliamo a tutti il soggiorno presso la Haus Magdalena in via Petlin, appartamenti accoglienti  e caratteristici a due passi dal centro, con la simpatia e l’accoglienza di Caroline Stuflesser, eccezionale padrona di casa (http://www.h-magdalena.com/).

In più il cortile con giochi e divertimenti per i più piccoli e la riproduzione di atmosfera da baita di montagna con dipinti e prati.

In Stenton Weg c’è poi il ristorante di Walter, Stenton appunto, famoso per i primi e i canederli, vicino alla splendida Chiesa di St. Uldrich, piacevole anche per un vino od una grappa serale.

St. Ulrich è la versione germanizzata di Sant’Ulderico, il patrono locale.

La chiesa merita più di una visita per ammirare le statue, i dipinti e le tradizioni cristiano-ladine.

Nella lingua ladina Urtijëi prende il nome da un antico maso (tedesco: Meierhof; latino: maiores villae) situato nel bel centro del paese chiamato Ortisei. Questo maso o meglio questo nome appare negli archivi già nel XIII secolo ed oggi costituisce il più antico maso della Val Gardena

 A 1236 metri di altezza Ortisei rappresenta un appuntamento da non perdere con le vette e con l’ospitalità.

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