ROMA NON MERITA (di David Taglieri)

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MARCIA-PER-LA-VITA-2Continua il disastro a Roma. Il sindaco continua ad essere reticente di fronte alle accuse, addossandole – come sempre – alla giunta passata; nonostante i rimpasti e le presunte migliorie apportare nella giunta stessa, i problemi si moltiplicano di giorno in giorno, e la gente oramai è al capolinea, non degli autobus che non passano mai, ma della pazienza. Oltretutto il prefetto Gabrielli anziché tutelare il cittadino ha oramai sposato il clima di buonismo che circonda questa giunta. Alfano invece non si sogna nemmeno di commissariare la città, intervento che sarebbe auspicabile in una realtà urbana che vive oramai nell’anarchia e che a nostro parere andrebbe “militarizzata”. Tutto in virtù di quell’equilibrio democristiano che sta tenendo in vita questo governo del non fare e dell’astrattezza, indipendentemente da quel che dice il premier mai votato da nessuno. Marino a Roma non si può toccare, si andrebbe a votare e il Pd ne uscirebbe massacrato: una pessima vetrina per l’Italia, nella capitale trionferebbero Meloni e grillini, mentre il Pd, chiunque presentasse, anche l’ottimo comunicatore Veltroni, vero genio rispetto a Marino, ne uscirebbe con le ferite politiche…

Il mantra della sinistra salottiera è comunque tutelare il sindaco Marino: se, infatti, da alcuni giornali potrebbe sembrare che la stampa romana non sia propriamente amica, basta andare alla ricerca delle radio locali o delle televisioni dedicate a Roma, che netta è la sensazione che vi sia un massiccio ufficio stampa di difesa per il sindaco. In alcune realtà – in maniera subdola e velata – addirittura lo si critica, nascondendosi però dietro la trasparenza e l’onestà della persona-Marino, che non sarebbe in grado di gestire una città Stato come Roma, pur avendo delle buone idee.

La formula è semplice: comunque sia è meglio lui di tanti altri, messaggio subliminale.

Intanto le cosche continuano a dividersi la città eterna dalla periferia al centro e viceversa; nonostante emerga dalle intercettazioni degli sparvieri di Roma che con questo primo cittadino sia possibile fare l’impossibile, il sindaco non rischia nulla, anzi il medico di Genova sarebbe quasi artefice del cambiamento, che dice stia nascendo ma che nessuno vede.

Stanno moltiplicandosi anche le mafie tradizionali in città con un modello simile a quello costruito da Cosa nostra negli anni ’70 e ’80.

Il timore è grande, l’insicurezza avanza, e ci si domanda quanto la città sia pronta ad essere recettiva ed accogliente per il grande appuntamento di dicembre con il Giubileo.

Roma ha sempre più l’aspetto di una città statica che non si muove e non reagisce; e mai come in questo momento si è registrata tanta insicurezza con violenze, stupri ed aggressioni che sono all’ordine del giorno.

Lo ribadiamo: Roma non merita questo scempio.

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