STATI UNITI E SVEZIA RICONOSCONO IL GENOCIDIO ARMENO

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armenian_genocideGiovedì 11 marzo 2010 il Parlamento svedese, grazie ad un voto di misura ma comunque bipartisan, ha approvato una mozione che riconosce come “genocidio” il massacro degli Armeni avvenuto nel 1915 ad opera del governo turco del tempo. La settimana precedente – il 4 marzo – a fare infuriare Ankara sull’argomento ci avevano pensato gli Stati Uniti, allorché la Commissione Esteri del Congresso – anche contro il parere del Presidente Barack Obama – aveva approvato la risoluzione n°252 con cui si definisce genocidio “il massacro degli Armeni avvenuto ai tempi dell’Impero ottomano” (Avvenire, venerdì 12 marzo 2010, pag. 14). Per tutelare i rapporti diplomatici con il governo turco del premier Erdogan, sia il Presidente degli Stati Uniti che il Ministro degli Esteri svedese si sono affrettati a dissociarsi pubblicamente dalle decisioni prese dai rispettivi parlamenti.

Il negazionismo sulla questione del genocidio armeno riunisce in Turchia sia gli islamisti attualmente al governo che l’opposizione laicista, che ha nella magistratura e nelle forze armate il proprio punto di forza. I Turchi fingono di non sapere che gli ultimi sopravvissuti al genocidio – e dunque testimoni oculari di quello – appena fino a qualche anno fa erano ancora in vita, e con dovizia di particolari hanno potuto raccontare al mondo che li ha ospitati lo sterminio avvenuto nei deserti della Siria. Non a caso il romanzo “La masseria delle allodole” della giornalista Antonia Arslan (che vive e scrive in Italia per il “Messaggero di Sant’Antonio”) è divenuto un best seller mondiale. Gli Armeni della diaspora (10 milioni circa a fronte di 2 milioni e mezzo di Armeni in Patria) sono legatissimi alla terra degli avi, e la maggior parte di loro almeno una volta all’ anno vi fa ritorno. Le rimesse degli Armeni dispersi nel mondo sostengono la povera economia della neonata Repubblica d’Armenia, sorta nel 1991 dalla dissoluzione dell’impero sovietico. In realtà l’Armenia storica supera i confini dell’attuale Repubblica, includendo ampi territori della regione orientale della Turchia, teatro del genocidio del 1915. L’Armenia vanta un primato importante: nel 301 fu il primo regno al mondo ad adottare il cristianesimo come religione ufficiale, precedendo l’impero di Costantino e di Teodosio (380). Il 95% della popolazione appartiene alla Chiesa ortodossa armeno-apostolica, in dialogo ecumenico con la minoranza di armeno-cattolici.

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