DALL’ITALIA E DALL’ESTERO (recensione stampa a cura di David Taglieri)

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Le Monde del 13 novembre 2022 in prima pagina si occupa della nave Ocean Viking e della frattura fra l’Italia e la Francia: la crisi diplomatica si è aperta ed è in evoluzione, meno di tre settimane successive all’incontro fra Giorgia Meloni e Emanuel Macron.

Su le Figaro troviamo l’anteprima di un’indagine svolta da Jerome Forquet e Jermemie Peltier che hanno analizzato in profondità l’impatto della crisi sanitaria sui nuovi stili di vita francese: le restrizioni hanno accelerato e modificato gli stili di vita e di consumo; allo stesso tempo è interessante quanto abbia inciso il clima pandemico sui rapporti di lavoro e sui nostri legami familiari. In un certo senso i nuovi life style hanno aumentato la valorizzazione del tempo libero e della sfera privata. Incide il modo nel quale le persone sono in grado, effettivamente, di gestire la loro organizzazione temporale.

The Wall Street Journal fa un salto spaziale e temporale sullo stato dell’arte dell’economia cinese: per gran parte dell’ultimo anno, l’economia cinese è stata sconvolta dalle due campagne di Xi Jinping per tamponare l’impennata dei prezzi degli immobili e per eliminare ogni strascico critico figlio del Covid-19 all’interno del Paese.

Attualmente, messe in campo le risorse strumentali per allentare le restrizioni pandemiche, il leader cinese, Mr. Xi, ha tacitamente riconosciuto il disagio economico e la frustrazione pubblica derivante da certe scelte di politica economica.

Anche El Pais porta avanti le inchieste sanitarie: decine di migliaia di professionisti e utenti della Sanità Pubblica di Madrid marciano contro il caos derivante dal nuovo piano di riapertura delle urgenze extra ospedaliere e contro i tagli alla sanità decretate da Isabel Ayuso.

Abbiamo visto, in questa settimana, l’approfondimento sul Foglio di Enrico Bucci relativo al castello di sospetti, diffidenze e credenze che ha generato il Covid, con l’umanità spiazzata di fronte ad eventi imprevedibili. Imprevedibilità, spiazzamento, tentativo di comprendere la portata del problema.

In chiave geopolitica Cesare de Carlo, su il Resto del Carlino, ha analizzato le nuove ambizioni cinesi in Canada, nell’ottica della penetrazione politico economica. Lo denuncia il suo primo ministro Justin Trudeau. I cinesi si muovono “aggressivamente contro la nostra democrazia“. Come? Penetrandone le istituzioni e finanziando una “rete clandestina” di candidati favorevoli ai loro “interessi”.

Marcello Zacchè su il Giornale è tornato a puntare il binocolo sul ponte sullo stretto, infrastruttura potenzialmente preziosa per ridare all’ Italia un posto nella modernità e lasciare una traccia importante, che si sostanzia in una vera e propria scrollata per l’economia. Ne va della qualità di vita dei cittadini e nel benessere delle persone.

Se Antonio Socci su Libero ha consigliato trasversalmente a politici e stampa di non strumentalizzare Papa Francesco sulla pace per i biechi interessi di parte, Marcello Veneziani su la Verità si è domandato quanto possa cambiare il clima del pensiero unico nella fase temporale caratterizzata dalla desta-centro al potere.

Le sfide del governo attuale sono difficili ed impegnative: la sicurezza da conciliare con l’umanissimo dovere di assistere coloro che scappano da condizioni di vita pesanti, il post Covid, l’economia, terreno fertile da rilanciare, la riforma della Giustizia, che sia veloce, efficace e giusta, e i temi si moltiplicano e ne contengono altri.

Da non dimenticare il piano di continuità con la cura Draghi e la necessità di marcare il ruolo della destra in chiave sociale, mediando allo stesso tempo con le esigenze liberali presenti all’interno della coalizione.

La determinazione in casa Meloni non manca, la sobrietà finora non si è assentata, le idee della politica interna ed estera iniziano a prendere forma e sostanza.

Siamo fiduciosi, ma allo stesso tempo non dimentichiamo quanto sia essenziale la collaborazione fra tutte le forze politiche e anche sociali per l’interesse superiore chiamato Italia. Che va oltre la politica. Si tratta di pre-politica, si tratta della nostra Patria, che amiamo e vogliamo rilanciare in tutta la sua bellezza, in tutte le sue risorse.

( David Taglieri)