Come vengono perseguitati i cristiani in Pakistan?
“I cristiani in Pakistan vengono perseguitati, ma non ufficialmente. Per perseguitare i cristiani in maniera indiretta si utilizzano tre strumenti: in primo luogo, il largo abuso delle leggi sulla blasfemia; poi, i curricula scolastici, che prevedono l’insegnamento obbligatorio del Corano non solo nelle scuole islamiche, ma anche alle superiori e nelle Università infine, le conversioni forzate all’islam delle bimbe dai nove ai tredici anni, che vengono rapite, abusate e costrette al matrimonio islamico.”
A questo proposito, cosa può fare la Comunità Internazionale?
“Molto. Il contributo internazionale è determinante in molte situazioni, ad esempio nel recupero delle bambine rapite, violentate e costrette alla conversione e al matrimonio forzati. Noi pakistani cristiani chiediamo che la Comunità Internazionale intervenga per salvaguardare libertà religiosa, istruzione e sviluppo economico: in questo modo le persecuzioni religiose non si estinguerebbero, ma diminuirebbero notevolmente.”
E in Italia come vivono i pakistani cristiani?
“Purtroppo anche in Italia si riproduce l’odio religioso della madrepatria: basti pensare che spesso i richiedenti asilo cristiani si sentono giudicati dal traduttore di fede islamica, che spesso non descrive in modo coerente ciò che i richiedenti dicono.”
Vivere in Italia non predispone i pakistani musulmani ad una maggiore tolleranza verso i cristiani?
“Certamente no, ed il caso della povera Saman, uccisa dalla famiglia per aver rifiutato un matrimonio combinato, ne è una prova…”
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