BENEDETTO XVI ALLA VIA CRUCIS: LA CROCE SEGNO DI SPERANZA

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“La Croce ci parla dell’amore supremo di Dio”. E’ quanto ha detto venerdì sera Benedetto XVI al termine della Via Crucis al Colosseo.  

Dopo aver ripercorso il dramma degli ultimi momenti della vita di Gesù, il Papa ha detto: “Che cosa rimane ora davanti ai nostri occhi ? Rimane un Crocifisso; una Croce innalzata sul Golgota, una Croce che sembra segnare la sconfitta definitiva di Colui che aveva portato la luce a chi era immerso nel buio”.

“Ma guardiamo bene quell’uomo crocifisso tra la terra e il Cielo – ha aggiunto –, contempliamolo con uno sguardo più profondo, e scopriremo che la Croce non è il segno della vittoria della morte, del peccato, del male ma è il segno luminoso dell’amore, anzi della vastità dell’amore di Dio, di ciò che non avremmo mai potuto chiedere, immaginare o sperare”.

“Dio si è piegato su di noi, si è abbassato fino a giungere nell’angolo più buio della nostra vita per tenderci la mano e tirarci a sé, portarci fino a Lui”, ha continuato il Pontefice.

“La Croce ci parla dell’amore supremo di Dio – ha continuato il Santo Padre – e ci invita a rinnovare, oggi, la nostra fede nella potenza di questo amore, a credere che in ogni situazione della nostra vita, della storia, del mondo, Dio è capace di vincere la morte, il peccato, il male, e di donarci una vita nuova, risorta”.

“In questa notte carica di silenzio, carica di speranza, risuona l’invito che Dio ci rivolge attraverso le parole di sant’Agostino: ‘Abbiate fede! Voi verrete da me e gusterete i beni della mia mensa, com’è vero che io non ho ricusato di assaporare i mali della mensa vostra’”.

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