Benedetto XVI: Clemente Alessandrino quale esempio di chi intende “dare ragione” della propria fede

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cartina_tardantica.jpg Benedetto XVI , riprendendo il ciclo di catechesi sui Padri Apostolici dopo la parentesi pasquale, mercoledì 18 aprile ha presentato la figura di Clemente Alessandrino. Dopo aver parlato dapprima dei Dodici Apostoli, poi dei discepoli degli Apostoli, adesso Benedetto XVI continua a delineare le grandi personalità della Chiesa nascente. Clemente Alessandrino, un grande teologo che nacque probabilmente ad Atene intorno alla metà del secondo secolo, da Atene ereditò quello spiccato interesse per la filosofia, che avrebbe fatto di lui uno degli alfieri del dialogo tra fede e ragione nella tradizione cristiana.
Così si è espresso il Santo Padre: “Sappiamo che San Paolo sull’Areopago in Atene, dove Clemente è nato, aveva fatto il primo tentativo di dialogo con la filosofia greca – e in gran parte era fallito -, ma gli avevano detto: “Ti sentiremo un’altra volta”. Ora Clemente, riprende questo dia logo, e lo nobilita in massimo grado nella tradizione filosofica greca. Come ha scritto il mio venerato Predecessore Giovanni Paolo II nell’Enciclica Fides et ratio, “…l’Alessandrino giunge a interpretare la filosofia come “un’istruzione propedeutica alla fede cristiana” (n. 38). E, di fatto, Clemente è arrivato fino al punto di sostenere che Dio avrebbe dato la filosofia ai Greci “come un Testamento loro proprio” (Strom. 6,8,67,1). Per lui la tradizione filosofica greca, quasi al pari della Legge per gli Ebrei, è ambito di “rivelazione”, sono due rivoli che in definitiva vanno al Logos stesso. Così Clemente continua a segnare con decisione il cammino di chi intende “dare ragione” della propria fede in Gesù Cristo. Egli può servire d’esempio ai cristiani, ai catechisti e ai teologi del nostro tempo, ai quali Giovanni Paolo II, nella medesima Enciclica, raccomandava di “recuperare ed evidenziare al meglio la dimensione metafisica della verità, per entrare in un dialogo critico ed esigente con il pensiero filosofico contemporaneo”.
(Udienza generale del mercoledì, 18 aprile 2007)

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