Il governo ha varato il decreto salvavita per Eluana Enlgaro contro ogni sondaggio, auspicio, pensiero dominante il circuito mediatico giuridico e istituzionale. Contro il lupo cattivo, che naturalmente non è nessuna delle persone implicate in questa drammatica vicenda. Ma è la perenne tentazione, il male, l’ideologia, il peccato di anteporre i propri pensieri e le proprie emozioni alla realtà. E la realtà pura, semplice, elementare, è che Eluana ha la tosse. Eluana non è morta né 17 anni fa né ora. Eluana ha bisogno soltanto delle stesse mani che l’hanno accudita, curata, guardata amorevolmente per 17 anni. Ha bisogno di alimentazione e idratazione, come qualsiasi essere umano. Specie se, come lei, è disabile grave che non può fare nulla di ciò di cui ha bisogno. Ora vedremo se, come ha voluto far sembrare nella lettera inviata al Consiglio dei Ministri, il Presidente della Repubblica e di tutti gli italiani non firmerà il decreto. Presidente, la sua coscienza sa che invece deve fare solo quello, firmarlo, ringraziando un Governo che le facilita un più chiaro riconoscim ento di com e siano semplici e lineari le cose.
Lei parla di disabile grave riferendosi ad una persona che non ha alcuna attività cerebrale. Un atteggiamento, ottuso e ridicolo.
Scopro ora che il padre ha scritto un libro su questa triste storia.
Mi chiedo: non sarebbe stato meglio stare vicino alla figlia?