GIOVEDI’ SANTO: LA DISTRUZIONE DEL TEMPIO E IL NUOVO SACRIFICIO

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Dal libro “Gesù di Nazaret” (2011, Libreria Editrice Vaticana) di Benedetto XVI proponiamo, per questo triduo pasquale, un passo riguardante la profezia di Gesù relativa alla distruzione del Tempio di Gerusalemme (pagg. 57-58), avvenuta nel corso delle guerre giudaiche: “… Come prima cosa troviamo l’annuncio della distruzione del tempio e, in Luca esplicitamente, anche della distruzione di Gerusalemme. Si è, tuttavia, reso evidente che il nucleo del preannuncio di Gesù non ha di mira le azioni esteriori della guerra e della distruzione, ma la fine nel senso storico-salvifico del tempio, che diventa la “casa lasciata deserta”: cessa di essere il luogo della presenza di Dio e dell’espiazione per Israele, anzi per il mondo. E’ passato il tempo dei sacrifici secondo la legge di Mosé.

Abbiamo visto che la Chiesa nascente, molto prima della fine materiale del tempio (70 d.C., n.d.r.), era consapevole di questa profonda svolta della storia; con tutte le discussioni difficili su ciò che dei costumi giudaici avrebbe dovuto essere conservato e dichiarato obbligatorio anche per i pagani, su questo punto ovviamente non c’era alcun dissenso: con la croce di Cristo l’epoca dei sacrifici era giunta a termine.

Inoltre abbiamo visto che fa parte del nucleo del messaggio escatologico di Gesù l’annuncio di un tempo dei gentili, durante il quale il Vangelo deve essere portato in tutto il mondo e a tutti gli uomini: solo dopo, la storia può raggiungere la sua meta.

Nel frattempo Israele conserva la propria missione. Sta nelle mani di Dio, che al tempo giusto lo salverà “interamente”, quando il numero dei pagani sarà completo.”.