GLI ALTARI E LE DODICI STELLE (di Guido Verna – 7^ parte)

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Gli altari e “Le 12 stelle nella corona di Maria Regina della Pace”

Nel 2008 i cattolici polacchi – con un’iniziativa «… nata come risposta a numerosi appelli della Madonna e al desiderio di realizzare l’eredità spirituale del grande Avvocato di Pace San Giovanni Paolo II» – costituirono l’associazione “Comunità Regina della Pace, un’opera di apostolato internazionale, che per statuto anzitutto si poneva tra gli obiettivi il compimento di azioni finalizzate alla pace tra i popoli, alla riconciliazione tra le persone e alle buone relazioni tra le religioni, muovendosi però all’interno non di una prospettiva irenista bensì di un rigoroso quadro di “pace cattolica”.

Ciò emerge con luminosa chiarezza dagli altri obbiettivi che i fondatori vollero aggiungere a quello citato: la promozione dell’Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento, la diffusione della devozione alla Divina Misericordia, l’indirizzo delle preghiere per la pace nel mondo alla IV Stazione («Gesù incontra sua Madre») della Via Dolorosa a Gerusalemme, la costruzione dell’altare dell’Adorazione Eucaristica in questa IV stazione.

Lo spirito che avrebbe dovuto animare questa Comunità è riportato, in sintesi mirabile, nella presentazione da essa stessa redatta per la sua pagina Internet: «la vera pace è un valore conquistato non dalla forza militare, politica o economica, ma in ginocchio».

L’altare situato presso la IV stazione della Via Crucis di Gerusalemme fu consacrato il 25 marzo 2009, ma successivamente fu trasferito a Betlemme nella Cappella dell’Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento adiacente alla Grotta del Latte, vicino alla Basilica della Natività, dove fu inaugurato il 3 marzo 2016.

L’opera fu ideata da Mariusz Drapikowski e realizzata nel suo laboratorio artistico di Danzica, con lo stile particolare che gli era proprio. Un prezioso Ostensorio, costituito dal profilo della Madonna che stringe a sé l’Ostia, fu rappresentato nell’elemento centrale di un trittico di una pala d’altare, che, chiusa, ha una forma quadrata ricca di significati.

Prima di volare verso la sua destinazione finale, il Trittico – noto anche come Il Trittico di Gerusalemme – si fermò a Roma per essere benedetto dal Pontefice di allora: Benedetto XVI.

Ma questo altare della IV stazione doveva essere solo il primo di una serie di dodici altari, perché, secondo la Comunità, per conseguire i dichiarati obbiettivi di pacificazione era necessario che tutto il mondo fosse avvolto da preghiere e da adorazioni. Perciò l’Opera si dilatò e divenne quella che sarebbe diventata famosa con il nome The 12 Stars, cioè «Le 12 stelle nella corona di Maria Regina della Pace», con chiaro riferimento alle dodici stelle della «donna vestita di sole» del Libro dell’Apocalisse di san Giovanni: «Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle» (Ap12,1).

Si pensò, in sostanza, all’istituzione di dodici Centri Internazionali di Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento per la Pace, caratterizzato ciascuno da uno specifico altare, ma tutti legati da un medesimo filo conduttore: l’Ostensorio con la Madre di Dio che stringe a sé il Figlio eucaristico per offrirlo a noi. 

La realizzazione di quello di Gerusalemme, dunque, rappresentò solo la prima stella. Due anni dopo, nel 2011, fu accesa la seconda presso il Santuario della Regina della Pace di Medjugorje, sempre attraverso un’opera artistica dello studio Drapikowski, questa volta un Ostensorio alto due metri donato dai pellegrini di tutto il mondo.

La scelta di Medjugorje non fu “casuale”, ma fu invece dettata dal fatto che proprio qui Piotr Ciolkiewicz, – il giovane laico polacco che avrebbe dato il primo e decisivo impulso alla Comunità – durante il suo pellegrinaggio del 2006 in occasione del 25° anniversario delle apparizioni, proprio qui, come disse lui stesso, «mentre ero in preghiera nella cappellina dell’adorazione mi venne in mente un pensiero: portare questa pratica [l’Adorazione Perpetua per la pace in tutto il mondo] nella terra di Gesù».

Se è vero che la seconda stella realizzata fu quella di Medjugorie, è vero anche che il secondo “pensiero” era stato per Oziornoje, che solo nella realizzazione sarebbe diventata la terza stella, come scrisse, a marzo del 2011, lo stesso Eco di Medjugorie: «Il primo posto c’è già: Gerusalemme […]. Il secondo posto è Oziornoje, la Piccola Medjugorje Asiatica, dove è tutt’ora in corso l’Anno Mariano annunciato il 12 settembre 2010».

7 – continua