IN CINA, LAOS E VIETNAM IL MURO NON E’ CADUTO. LE PERSECUZIONI DEI CRISTIANI

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Una copertina di AsiaNews, il mensile di informazione del Pontificio Istituto Missioni Estere

Passano gli anni ma i regimi comunisti del sud-est asiatico continuano a negare democrazia e diritti umani. Dall’ultimo numero di maggio di AsiaNews, rivista del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) apprendiamo di varie persecuzioni nei confronti dei cristiani, che spesso desiderano soltanto celebrare in pace i propri riti. In Laos, per esempio, “Centinaia di cattolici laotiani hanno celebrato la pasqua senza un prete a presiedere le funzioni e all’esterno della cappella usata come luogo di culto e di preghiera…Suor Josephine Seusy, delle Amanti della Croce di Gesù, conferma che circa 200 cattolici hanno recitato il Rosario, cantato inni e letto il Vangelo per celebrare la Pasqua di fronte alla cappella di Kengweng, mentre quattro soldati armati osservavano dalla porta della cappella…I sacerdoti locali non possono fornire le cure pastorali ai fedeli, dietro espresso divieto emesso dalle autorità“. 

Anche in Vietnam la situazione dei cattolici è costantemente a rischio, specie per chi si impegna nel sociale. Scrive AsiaNews (pag. 7, n°250): “Teppisti e forze dell’ordine hanno assaltato un orfanotrofio cristiano di Hanoi, danneggiando l’edificio e picchiando anche i bambini del centro. Gli aggressori hanno ferito in modo grave un sacerdote, intervenuto a difesa delle piccole vittime innocenti; è stato ricoverato in un ospedale della capitale, privo di conoscenza per i colpi riportati alla testa. La comunità cattolica locale denuncia l’ennesimo episodio di persecuzione operato con la connivenza delle autorità comuniste e si appella all’arcidiocesi e ai vertici della gerarchia ecclesiastica perché denunci con forza la violazione dei diritti umani e della libertà religiosa nel Paese…”

In Cina la Santa Pasqua è stata vissuta nel timore e nell’inquietudine per le continue pressioni della polizia. Molti responsabili di comunità, vescovi e sacerdoti, sono infatti stati chiamati dalla polizia per un “colloquio” e anche per subire settimane di indottrinamento ideologico, in particolare sulla politica religiosa del governo: “Diversi osservatori della Chiesa” – si legge sul medesimo numero di AsiaNews – “pensano che vi sia una vera e propria campagna per convertire la Chiesa sotterranea e assorbirla nella Chiesa ufficiale (quella legata al regime comunista, n.d.r.)”.

Per saperne di più sulla grave situazione dei diritti umani in Cina ricordiamo l’iniziativa che si terrà a Roma il 25 maggio a Palazzo Valentini (via IV Novembre 119), dove alle ore 17.00 sarà presentato dalla Laogai Research Foundation il libro “La persecuzione dei cattolici in Cina” (Edizioni Sugarco).

 

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