LAOGAI: IL SEGRETO DEL BOOM ECONOMICO CINESE (L’Ora del Salento, 23 febbraio 2008, pag.11)

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OSSERVATORIO GEO-POLITICO

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Se potete, correte a comprare uno degli ultimi volumi pubblicati dalle Edizioni San Paolo, disponibile in libreria dal 18 gennaio scorso: “Controrivoluzionario. I miei anni nei gulag cinesi”, di Harry Wu (2008, pag.422). Uscito originariamente nel 1994 negli Stati Uniti, il libro appare ora nella versione italiana grazie anche al contributo di “Mondo e Missione”, la rivista del Pontificio Istituto Missioni Estere.

Harry Wu è stato uno dei milioni di cinesi bollati come “controrivoluzionari” e finiti n ei LAOGAI. Arrestato dalle autorità comuniste nel 1960, quando era studente universitario, fu rilasciato nel 1979, dopo 19 anni di prigionia e dopo essere scampato provvidenzialmente alla morte in diverse occasioni. Nel 1985 riuscì a raggiungere gli Stati Uniti e da allora lotta per ristabilire i diritti umani nel suo Paese. Lotta soprattutto per far conoscere all’opinione pubblica e ai governi del mondo la realtà dei LAOGAI. LAOGAI è l’acronimo di Laodong Gaizao Dui, che significa “riforma attraverso il lavoro”. Nella Cina di oggi, quella che con cura minuziosa si prepara ad ospitare i prossimi giochi olimpici, che nelle intenzioni del governo di Pechino dovranno essere la vetrina internazionale per celebrare il proprio successo economico, esistono più di mille LAOGAI. Le condizioni di vita in questi campi di rieducazione sono tremende: l’ orario di lavoro arriva fino a 16 ore al giorno, da trascorrere nei campi, nelle fabbriche o, peggio ancora, nelle miniere quasi sempre prive delle condizioni minime di sicurezza e di igiene. Dopo il lavoro i prigionieri devono seguire le sessioni di stu dio e di indottrinamento forzato ai principi del socialismo. L’obiettivo è diventare “nuove persone socialiste”. Per dimostrare i propri progressi nell’ideologia comunista è apprezzata la delazione fra detenuti e l’autocritica continua. Torture e condanne alla pena capitale sono poi delle costanti, anche per infrazioni minime … I LAOGAI costituiscono lo strumento prioritario di repressione contro dissidenti, religiosi e credenti di tutte le religioni. Inaugurati da Mao nel 1950, oggi accolgono milioni di uomini, donne e bambini con dannati ai lavori forzati a vantaggio economico del regime e di diverse multinazionali, che investono e producono in Cina a costo zero.

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