MORTE DI UN BLASFEMO – SHAHBAZ BHATTI, UN POLITICO MARTIRE IN PAKISTAN

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Un importante evento si terrà a Milano sabato 21 aprile 2012 alle ore 15.00, presso l’Angelicum – Piazza Sant’Angelo 2. Sarà ricordata la straordinaria figura di Shahbaz Bhatti, presentando il libro di Francesca Milano “Morte di un blasfemo – Shahbaz Bhatti, un politico martire in Pakistan” (San Paolo Edizioni, 2012). 

Alle ore 15.10 sarà celebrata una S. Messa per i Cristiani perseguitati, nel ricordo di Shahbaz Bhatti. Alle ore 16.00 interventi di: dott. Marco Invernizzi, responsabile per Lombardia e Veneto di Alleanza Cattolica, redattore de Il Timone e conduttore di Radio Maria; dott.ssa Francesca Milano, autrice e giornalista de Il Sole 24 ore; Prof. Mobeen Shahid, Docente di Pensiero e Religione Islamica presso la Pontificia Università Lateranense, fondatore dell’Associazione Pakistani Cristiani in Italia; Padre Piero Gheddo, missionario PIME, giornalista e fondatore dell’agenzia on-line Asianews; Sara Fumagalli, Coordinatrice Umanitaria Padana Onlus e Presidente Onorario Associazione Pakistani Cristiani in Italia.

Seguirà l’omaggio bipartisan di esponenti della politica e delle istituzioni, per testimoniare l’attenzione del nostro Paese al tema della persecuzione dei Cristiani e un tributo d’onore all’esempio di servizio incondizionato che, con la sua vita e il suo martirio, il ministro Shahbaz Bhatti ha offerto ai politici di tutto il mondo. 

L’evento è organizzato da Alleanza Cattolica, Umanitaria Padana Onlus e Associazione Pakistani Cristiani in Italia, in collaborazione con la Comunità di Mondo X dell’Angelicum, l’Associazione Federale Donne Padane, Il Timone e La Bussola Quotidiana.

Per eventuali informazioni ci si può rivolgere a:

Alleanza Cattolica Milano Tel. 349.5007708 ac.mi@tiscali.it

Pakistani Cristiani in Italia www.pakistanicristianiitalia.wordpress.com

Umanitaria Padana Onlus Tel. 02.66234222 – Fax 02.66234228

info@umanitariapadana.net www.umanitariapadanaonlus.net

 

Shahbaz Bhatti nasce il 9 settembre 1968 in una famiglia cattolica di Khushpur, Diocesi di Faislabad. Nel 1985 fonda il movimento All Pakistan Minorities Alliance (Apma) di cui diviene presidente. Forma e guida anche il Pakistan’s Christian Liberation Front. Laureato in legge, dal 2002 fa parte del Pakistan People’s Party. Nel 2008 viene eletto membro dell’Assemblea Nazionale e diviene il primo Ministro Federale per le Minoranze del Pakistan, unico Cristiano presente nel Governo della Repubblica Islamica. Per il suo impegno in favore dei diritti delle minoranze, dei poveri e dell’armonia interreligiosa, riceve diversi premi internazionali. Ma la difesa dei Cristiani pakistani sottoposti ad attacchi, violenze e soprusi in diverse regioni del Paese e l’impegno in favore di Asia Bibi e contro la legge sulla blasfemia gli ottengono sempre più minacce in patria. La mattina del 2 marzo 2011, mentre si sta recando al lavoro con la sua macchina, viene fermato e ucciso a colpi d’arma da fuoco a Islamabad.

Riportiamo di seguito un estratto dal Testamento spirituale di Shahbaz Bhatti:

“Io voglio servire Gesù.

Mi sono state proposte alte cariche al governo e mi è stato richiesto di porre fine alla mia battaglia, ma io ho sempre rifiutato, persino a rischio della mia stessa vita.

La mia risposta è sempre stata la stessa: “No, io voglio servire Gesù da uomo comune”. Sono appagato dalla mia devozione. Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegiato qualora – in questo mio battagliero sforzo di aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del Pakistan – Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura in questo Paese. Molte volte gli estremisti hanno desiderato uccidermi, imprigionarmi; mi hanno minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato la mia famiglia. Gli estremisti, qualche anno fa, hanno persino chiesto ai miei genitori, a mia madre e mio padre, di dissuadermi dal continuare la mia missione in aiuto dei cristiani e dei bisognosi. Altrimenti mi avrebbero perso. Al contrario, mio padre mi ha sempre incoraggiato. Io dico che, finché avrò vita, fino al mio ultimo respiro, continuerò a servire Gesù e questa povera, sofferente umanità, i cristiani, i bisognosi, i poveri. Trovo molta ispirazione nella Sacra Bibbia e nella vita di Gesù Cristo. Più leggo il Nuovo ed il Vecchio Testamento, i versi della Sacra Bibbia e la parola del Signore e più si rinsaldano la mia forza e la mia determinazione. Quando rifletto sul fatto che Gesù Cristo ha sacrificato tutto, che nostro Signore ha mandato il suo stesso Figlio per la nostra redenzione salvezza, mi chiedo come possa io seguire questo cammino del Calvario. Nostro Signore disse: “Vieni da me, porta la tua croce, segui il cammino”.

 

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