PUTIN: IL MANDATO DI ARRESTO INTERNAZIONALE

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La Corte penale internazionale (CPI) è un organo di giurisdizione internazionale permanente, con sede all’Aja, in Olanda, competente a giudicare in materia di gravi crimini di rilevanza internazionale (genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e crimine di aggressione).

Il 3 marzo 2022 (più di un anno fa) il procuratore Karim Khan annunciò di aver «… notificato alla presidenza della CPI la decisione di aprire immediatamente un’indagine sulla situazione in Ucraina. Il nostro lavoro di raccolta delle prove è iniziato. Tra i paesi che hanno dato il loro via libera: tutti i membri dell’Unione Europea, ma anche Australia, Canada, Nuova Zelanda e Svizzera. Anche paesi dell’America Latina come la Colombia e il Costa Rica hanno dato la loro approvazione».

Secondo Khan, c’era una «base ragionevole» – uno dei criteri con cui un’indagine può essere aperta presso la CPI – «per credere che in Ucraina siano stati commessi crimini che rientrano nella giurisdizione della Corte».

L’indagine riguardava tutti gli atti commessi «dal 21 novembre 2013», includendo, «tutte le accuse passate e presenti di crimini di guerra, crimini contro l’umanità o genocidio commessi in qualsiasi parte del territorio dell’Ucraina da qualsiasi persona».

Ebbene dopo un anno di indagini, il 17 marzo 2023, la Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato d’arresto per Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova, Commissaria per i diritti dei bambini presso l’Ufficio del Presidente della Federazione Russa. Su di loro pende l’accusa di crimini di guerra, in particolare per la deportazione illegale di bambini ucraini.

Il presidente Putin – secondo l’accusa – sarebbe responsabile di deportazione illegale di bambini dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa. I crimini sarebbero stati commessi nel territorio a partire dal 24 febbraio 2022.

«Ci sono ragionevoli motivi per ritenere che Putin abbia una responsabilità penale individuale per i suddetti crimini – spiega una nota della Corte -, per aver commesso gli atti direttamente, congiuntamente con altri e attraverso altri”, oltre a non avere esercitato “un controllo adeguato sui subordinati civili e militari che hanno commesso gli atti, o hanno permesso la loro commissione, e che erano sotto la sua effettiva autorità e controllo».

Se anche la giustificazione andasse individuata nella necessità di sottrarre i bambini alle violenze della guerra, allora si sarebbero dovuti trovare i modi (per esempio tramite la Croce Rossa) di portare i bambini in posti sicuri per poi riaffidarli alle proprie famiglie. Ma ciò non è stato fatto né si intende adesso fare…

Naturalmente gli ingegneri del Nuovo Ordine Mondiale (Putin e Xi) riuniti a Mosca se ne infischiano del mandato di arresto internazionale e progettano nuove conquiste.