RASSEGNA STAMPA (a cura di David Taglieri)

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La Verità” di Maurizio Belpietro si arricchisce di una nuova firma: dal 2 gennaio ha iniziato a collaborarvi Marcello Veneziani.

Maurizio Caverzan il 4 gennaio descrive la nuova configurazione di Rai 2 con Carlo Freccero direttore e le sue idee di novità e allo stesso tempo di continuità con il passato. Sicuramente un professionista di grande spessore culturale e profonde doti comunicative.

Il direttore Maurizio Belpietro si occupa della rivolta fuorilegge dei sindaci anti-Salvini, menzionando Luca Ricolfi – professore universitario e scrittore di orientamento dichiaratamente di sinistra – ma comunque pur sempre critico verso i radical-chic di ritorno. Cita in proposito il suo libro “Perché siamo antipatici”, che, secondo lo stesso direttore, oggi meriterebbe un’opera seconda.

In “Perché siamo antipatici” il professore Ricolfi evidenzia come la sinistra sia antipatica non solo alla destra, ma anche ai non schierati, al vasto arcipelago degli elettori che non si sentono né di destra né di sinistra. Quattro sarebbero le sue malattie: il linguaggio codificato (io sì che la so lunga), il politicamente corretto (tu non devi parlare come vuoi), gli schemi secondari (tu non puoi capire) e la supponenza morale (noi parliamo alla parte migliore del paese). Luca Ricolfi insegna Metodologia della ricerca psicosociale all’Università di Torino.

Sempre su “La Verità” del 4 gennaio, a centro pagina, Mario Giordano disegna la parabola discendente di Renzi, ex premier convinto di poter tornare alla guida dello stivale, senza aver però quasi nessun tipo di legittimazione all’interno del suo stesso partito.

Su Civiltà Cattolica questi giorni è stato pubblicato il programma politico dei cattolici vicini alle cause dell’europeismo, dell’accoglienza “senza se e senza ma” e della lotta ai populismi: insomma dopo la morte della balena bianca (la Democrazia Cristiana) il mondo cattolico risulta sempre più spaccato. Basterebbe – a nostro giudizio – munirsi delle armi dell’equilibrio e del buon senso, studiare al meglio i cardini della dottrina sociale della Chiesa e non mostrare un atteggiamento snob verso i bisogni reali del popolo italiano. Si capirebbe così come i doveri di accoglienza e solidarietà intercettino l’esigenza di sicurezza e stabilità sociale.

Basterebbe studiare ed analizzare a fondo il messaggio cristiano per comprendere che la sinistra attuale fonde i lati peggiori del liberismo economico con i dettami della tecnocrazia europea e con le anarchie etiche del mito del progresso: in pratica il grande partito radicale di massa è stato realizzato e anche molti cattolici, purtroppo, cadono nella rete sposandone i contenuti. Si scagliano contro le politiche migratorie legate alla prudenza, ma non proferiscono una parola su temi quali l’aborto o la crisi della famiglia, come invece fa Papa Francesco.

Sul Il Tempo di Roma di giovedì 3 gennaio in prima pagina Franco Bechis approfondisce il caso legato alle due città di Napoli e Palermo, dove i relativi sindaci De Magistris e Orlando hanno annunciato che non rispetteranno i parametri essenziali del Decreto Sicurezza.

Su La Verità del 7 gennaio, invece, troviamo una bella inchiesta diretta da Maurizio Belpietro e firmata da Antonio Grizzuti e Alessandro Rico sulle spese pazze di alcune regioni; in Emilia Romagna, per esempio, la giunta rossa capitanata da Bonaccini finanzia il carnevale di Cento in prossimità delle elezioni…

Silvana de Mari invece a fondo pagina ci dà qualche consiglio per sconfiggere le paure: la società attuale teme il concetto di sofferenza, che pure fa parte dell’esistenza e va dunque affrontata. Invece di cercare un qualche ragionevole conforto, oggi quasi si snobba la sofferenza cercando di eliminarla dalla propria mente.

Alan de Benoist a pagina 9 viene intervistato da Alessandro Rico, e nell’occasione prefigura una grande alleanza dei populisti d’Europa. A centro pagina Francesco Borgonovo ci descrive l’ultimo atto di stupidità europea: la cancellazione del maschio per decreto, con una nuova guida stabilita per decreto diretta a vietare tutte le parole contenenti la parola “man”.

 

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