RUSSIA: EPPURE MAMME E MOGLI PROTESTANO

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Da RAInews del 3 febbraio 2024 riportiamo la notizia dell’arresto (e del successivo rilascio) di alcuni giornalisti che a Mosca hanno presenziato alla manifestazione di protesta delle mogli dei soldati russi coscritti per la guerra in Ucraina:

“La polizia russa ha arrestato almeno 27 persone, in gran parte giornalisti, durante una manifestazione organizzata sulla Piazza Rossa a Mosca dalle mogli dei soldati che combattono in Ucraina, che chiedevano il ritorno dei loro mariti dal fronte.

Da diverse settimane, le mogli dei soldati mobilitati per combattere in Ucraina si ritrovano regolarmente sotto le mura del Cremlino, in segno di protesta.

Oggi tra le 40 e le 50 donne avevano deposto fiori sulla tomba del milite ignoto sotto le mura del Cremlino. Secondo il canale Telegram indipendente Sirena sarebbero stati prelevati dalla polizia tutti i reporter che hanno filmato la scena. L’ong OVD-Info riferisce che c’è almeno un o una manifestante tra le persone arrestate. Su Telegram, in mattinata, la Procura di Mosca aveva avvertito di possibili azioni giudiziarie in caso di partecipazione a “manifestazioni non autorizzate“.

Secondo il media indipendente Sota Vision, alcuni arresti di persone che manifestavano contro la mobilitazione militare sono avvenuti anche davanti al quartier generale della campagna elettorale di Vladimir Putin per le elezioni presidenziali.

La rabbia dei parenti dei riservisti mobilitati su ordine del presidente Vladimir Putin nel settembre 2022 è un argomento delicato per le autorità, che finora erano state attente a non reprimere questo movimento ribelle emergente.  

L’attivismo delle donne mobilitate per i loro mariti nelle forze armate è stato ampiamente ignorato dai media ufficiali russi, mentre il Cremlino punta a mostrare un’immagine di unità intorno a Putin prima della sua inevitabile rielezione alle elezioni presidenziali del marzo 2024.”.