SENZA DIPLOMAZIA: LIBRO INTERVISTA AL CARD. ZEN (L’Ora del Salento, 18 ottobre 2008, pag. 11)

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                                          OSSERVATORIO GEO-POLITICO

(a cura di Roberto Cavallo)

HONG KONG-RELIGION-CARDINAL-FAITH-ZENIl 22 febbraio 2006 Benedetto XVI annuncia al mondo la creazione di 15 nuovi cardinali, tra cui anche il Vescovo di Hong Kong, monsignor Joseph western federal union Zen Zekiun, di 74 anni. Due anni più tardi, nel 2008, il Papa affida al Card. Zen il compito di redigere i testi della Via Crucis del venerdì Santo, che, come da tradizione, si snoda per il Colosseo.

Nato e vissuto negli anni della fanciullezza a Shangai, in concomitanza con l’arrivo al potere dei maoisti la famiglia lo manda ad Hong Kong per coltivare in tranquillità la sua vocazione sacerdotale: a Shangai intanto infuria la repressione comunista.

Grazie alla comunità salesiana che si occupa dell’educazione dei ragazzi, Zen ha studiato per lunghi anni in Italia – a Torino -, e si è impregnato di quei valori umani e religiosi che si sforza di difendere (ormai da molti anni a questa parte) in favore di Hong Kong e della Cina. Il giornalista Dorian Malovic, già corrispondente da Hong Kong per il quotidiano francese La Croix, ha intervistato il Card. Zen su passato, presente e futuro della Repubblica Popolare di Cina e sull’atteggiamento del governo di Pechino nei confronti della Chiesa e dei cristiani. Ne è uscito un libro pubblicato in Italia dalle Edizioni San Paolo: “Senza diplomazia” (2008, pagg. 145, euro 13,00).

Il Card. Zen è stato un testimone privilegiato della condizione della Chiesa nella Repubblica Popolare di Cina: nel 1989 ebbe il permesso di andare ad insegnare da Hong Kong a Shangai (sua città natale), nel seminario di Sheshan, dove non solo mancavano le opere di riferimento fondamentali ma perfino la Bibbia. Ovviamente si trattava di un seminario gestito dalla Chiesa patriottica, quella cioè controllata, nei suoi vertici, da membri addetti all’Ufficio Affari Religiosi del regime. I preti della Chiesa sotterranea, invece, entravano ed uscivano (quando andava bene) di prigione: “Nessuno poteva esprimere la propria fedeltà al Papa o al Vaticano, pena il ritorno in prigione.” (pag. 45).

Grazie alla conoscenza diretta di quanto avviene nella Cina continentale, il Card. Zen si è battuto e si batte ancora contro le manipolazioni politiche messe in atto dalla Repubblica Popolare, che da oltre dieci anni a questa parte cerca di controllare la gente di Hong Kong, come già i dodici milioni di cattolici presenti in C ina. <–>

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