UN CICLONE DI NOME FRANCESCO (di Antonio Gaspari)

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papa1Un Papa tedesco, che scopre che il suo aiutante di camera lo tradisce. Alti prelati vengono accusati di praticare la pedofilia. Le vocazioni nella vecchia Europa scarseggiano. Ci sono più chiese che sacerdoti. La secolarizzazione avanza ed i credenti cominciano ad essere mal tollerati e discriminati. In questo contesto accadde l’impensabile. La mattina dell’11 di febbraio, Benedetto XVI comunica le sua rinuncia al Pontificato. La Chiesa ed il mondo sembrano sgomenti. Se anche il Papa si dimette, siamo alla fine del mondo!.

In realtà i disegni della Provvidenza sono ben altri…

I cardinali arrivano a Roma per uno dei Conclavi più complicati della storia. Il 13 di marzo, sul balcone della Basilica di San Pietro si presenta Jorge Mario Bergoglio, argentino, figlio di immigrati italiani, primo Papa dell’America Latina, primo Papa gesuita, primo Papa a scegliere il nome di Francesco. È umile, semplice, spirituale. Parla poco ma le sue parole ed in suoi gesti toccano il cuore. Vive in una stanza d’albergo.

Celebra messa con dipendenti vaticani, giardinieri e funzionari. Fa colazione, pranzo e cena a tavola con chi trova. Veste la semplice talare bianca. Accarezza e consola disabili e sofferenti. Ai potenti del mondo ha spiegato che «il vero potere è il servizio». Ai cardinali ha precisato che il peggior male che possa capitare alla Chiesa è la mondanità spirituale, l’autoreferenzialità e il narcisismo teologico.

Ai sacerdoti ha detto che il buon Pastore porta addosso “l’odore delle pecore”. Ai patriarchi delle altre confessioni cristiane, si è presentato come “servo dei servi”, Vescovo di Roma con il primato della carità. La gente corre e viene da ogni parte del mondo per ascoltarlo e incontrarlo. Come un ciclone sta segnando la storia della Chiesa e del mondo…

(Zenit.org)

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