PADRE ALEKSEY: MA QUANTO ANCORA DOBBIAMO PAGARE PER LE NOSTRE LIBERTA’ …

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Padre Aleksej, direttore di Radio Maria Kiev

Quanto ancora dobbiamo pagare per le nostre libertà...: così termina la testimonianza in video cronaca di padre Aleksei, direttore di Radio Maria Ucraina-Kiev. 

La testimonianza, che è dello scorso 12 marzo 2022 (sabato), è reperibile sull’home page di Radio Maria (www.radiomaria.it) al seguente link: 

www.youtube.com/watch?v=JebM8Gu33fc

Riportiamo di seguito la trascrizione del suo  intervento:

“Quando Kiev è stato bombardata: è cominciato tutto dalle quattro del mattino. Proprio qui sopra Radio Maria sono esplosi i missili russi, ci siamo alzati tutti, e per due o tre giorni è stato difficile dormire per lo shock e per tutte queste brutte notizie che abbiamo avuto.
Stamattina ho telefonato al nostro coordinatore di Radio Maria a Kiev, da qui dove mi trovo, non si sente niente, ma lui dice che in altre parti di Kiev c’è l’artiglieria, ci sono gli scontri, le bombe.

Come funziona Radio Maria adesso? Per il primo e secondo giorno di guerra eravamo scioccati, i nostri collaboratori e il nostro staff, i volontari, non sapevano cosa fare; tanta gente si è impaurita. Ho detto ai ragazzi del nostro staff di fare tutto ciò che volevano, chi voleva lasciare Kiev poteva, mentre chi voleva poteva restare qui, perché c’è bisogno di questa radio. Da noi adesso tutti i mass media trasmettono sempre le notizie della guerra, in tv e in radio c’è sempre lo stesso programma di notizie, che è molto importante, ma la gente in questo momento ha bisogno anche di preghiere, speranza, di consigli spirituali.

Ci hanno proposto di mandare in onda le stesse notizie e niente di più; noi abbiamo pensato che per la nostra gente sia meglio fare preghiere, trasmissioni, parlare con la gente, quindi siamo rimasti qui in radio sin dal primo giorno. Anche adesso ci sono io, c’è la nostra coordinatrice, c’è una suora, è venuto un Padre che è una provvidenza, ci aiuta sempre, dorme in radio; poi anche una nostra conduttrice che abita a Kiev, non ha lasciato la città e sta sempre con noi. Siamo in quattro, ma in questi diciassette giorni abbiamo trovato altri nuovi volontari, perché siamo in un grande edificio della Chiesa e qui si nascondono dalle bombe un trentina di persone, e viene gente alle porte della radio per pregare.

Cosa abbiamo fatto a Radio Maria? È da metà mese, dal 24, che c’è una grande Mariatona di preghiere, di comunicazione, abbiamo tanti rosari durante il giorno sei o sette, abbiamo i collegamenti delle messe, grazie ad internet e all’elettricità che funzionano, per ora non abbiamo avuto molti problemi con questo. Quindi preghiamo tanto.

L’esperienza di questa guerra ci ha fatto vedere quali sono le cose importanti e quali non lo sono. Noi popolo Ucraino ora vediamo cosa è importante: amore, famiglia, amicizia, pace…. Una cosa che non è più importanti per esempio è il Coronavirus, mai sentito in questi giorni una notizia a riguardo, c’è questa malattia, ma nessuno pensa a questo perché ora non è il pericolo primario. In Radio adesso abbiamo notato il carisma che abbiamo, la gente ha bisogno delle preghiere e quando abbiamo le preghiere gli ascolti diventano tantissimi, preghiamo tutto il giorno insieme alla gente. Un’altra cosa che abbiamo fatto è che sin dal primo giorno di guerra abbiamo aperto le nostre linee telefoniche per parlare con la gente.

Ci sono io, c’è il Padre che sta con noi, siamo ai microfoni e parliamo con la gente di come sopravvive in questa situazione; tanta gente chiama e racconta dove si nascondono, raccontano la propria esperienza, ed è importante perché tanti chiamano per sostenere gli altri. I primi giorni c’era il panico; non si sapeva cosa fare, la gente ha paura, e la gente che chiamava dava forza dicendo: ‹‹il Signore è con noi, il Signore non ci ha lasciati, siamo sotto la protezione della Madonna››.

La guerra che abbiamo adesso, secondo me si svolge in due dimensioni: la prima è che ci sono i ragazzi che con le armi difendono la patria, la seconda dimensione è la guerra spirituale; è difficile ogni giorno ricevere notizie di città distrutte, di bambini che sono stati uccisi…
Un esempio è il Sacerdote della nostra parrocchia che ci ha raccontato che ieri è uscito fuori sulla strada e un uomo è arrivato vicino a lui e gli ha chiesto: ‹‹ Padre, dov’è il tuo Dio in questa situazione?! ››

Questa è una guerra spirituale, perché sono sicuro che dietro la guerra c’è satana che ci vuole impaurire, ci vuole distaccare da Dio; tanta gente si chiede dov’è Dio, tanta gente è stata costretta a lasciare la propria casa e andare fuori dall’Ucraina, quasi due milioni di persone si sono allontanate e soffrono tanto.
Per esempio, io ho una zia che con la famiglia hanno dovuto lasciare Kharkiv una delle città più distrutte, ora si trova in Slovacchia, e ieri ci ho parlato, piange, soffre molto. Questa è una guerra spirituale, ed il compito di Radio Maria è proprio stare con questa gente, nonostante tutto parlare dell’amore di Dio, della misericordia di Dio. Nei miei programmi quando mi chiedono: ‹‹ dov’è Gesù Cristo? ›› Io rispondo che Gesù Cristo è nascosto nelle metropolitane di Kiev, insieme alla gente che si nasconde dalle bombe, è nelle case distrutte, nei treni che vanno all’est dell’Ucraina per portare la gente lontana dalla guerra.

Questo quindi è un compito importante, il compito che ha Radio Maria di dire alla gente che il Signore è con noi, che non ci ha lasciati. Pregare tanto e predicare il Vangelo, nonostante sia difficile in questo momento, ma è il nostro compito. Abbiamo deciso di riorganizzare il lavoro della Mariatona che va dalle sette del mattino alle dieci di sera, e così abbiamo trovato un posto vicino al confine con l’Ungheria, a Užhorod, uno studio per un’altra Radio. Adesso stanno facendo i lavori. Due ragazzi del nostro staff si trovano là per preparare le cose, e da domani o comunque in questi giorni, in base alle disposizioni tecniche, lavoreremo da due studi; metà giornata le trasmissioni saranno da Kiev e la seconda metà della giornata da Užhorod. Spero che questo ci sarà di aiuto.

Un’ultima cosa (che anche Padre Livio ci ha spiegato), riferito all’ultimo Messaggio della Madonna del 25 Febbraio, quando ci ha detto che satana ha visitato questa terra, possiamo sostenere che in Ucraina c’è satana, è incominciata la terza guerra mondiale due settimane fa. L’apocalisse è incominciata in questa terra.
Sono molto grato a tutti, abbiamo pregato con alcune Radio Maria il Rosario e ci hanno chiamati dalle altre Radio Maria. Siamo grati per questo aiuto, non abbiamo voluto questa guerra ma sono sicuro che gli ucraini sono pronti a combattere e vinceremo; ma quanto ancora durerà questa guerra e quanto dobbiamo pagare per le nostre libertà?!”.

 

 

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