VERSO LA FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA (di Marco Invernizzi)

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Cracovia: Santuario della Divina Misericordia
Cracovia: Santuario della Divina Misericordia

Il venerdì santo comincia la novena per la festa della Divina Misericordia, che si celebra la domenica successiva alla Pasqua. Essa è stata istituita da san Giovanni Paolo II e il tema della misericordia è costantemente presente nel Magistero di Papa Francesco. Ma in che cosa consiste esattamente la Divina misericordia?

La gioia della conversione

Dio manifesta la sua onnipotenza paterna attraverso la sua infinita misericordia, afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica (cfr. n. 270) e quest’ultima è resa manifesta da molti atteggiamenti di Cristo, in modo particolare per la sua predilezione verso i peccatori, per la conversione dei quali esplode una grande gioia nei cieli (cfr. Lc 15,10). Del resto, quale gioia è più grande di quella che un cristiano prova quando una persona torna a Cristo, chiedendo perdono dei suoi peccati? La misericordia divina quindi accompagna tutta la storia dell’Antico e del Nuovo Testamento come caratteristica fondamentale del Dio della Scrittura, che ama le persone, le cerca e le attende, come un Padre buono. Tuttavia è nell’epoca moderna che la divina misericordia si diffonde attorno alla figura di santa Faustina Kowalska (1905-1938), la suora polacca alla quale il Signore si rivolse direttamente negli Anni Trenta perché diventasse la “segretaria” della Divina misericordia e diffondesse in tutto il mondo questa devozione, rivolta soprattutto alla salvezza degli uomini assistendoli in particolare negli ultimi momenti della loro vita, quando si scatena l’ultima lotta fra il demonio e Dio per la conquista dell’anima che sta per morire.

Gli Anni Trenta e il Patto fra nazionalsocialismo e comunismo

Gli Anni Trenta del secolo scorso, soprattutto in Polonia, erano gli anni in cui si manifestava in modo particolarmente violento l’odio seminato dalle ideologie nel secolo ideologico per eccellenza. Alla fine di quegli anni, con il Patto Molotov-Ribbentrop, nazismo e comunismo si spartivano la Polonia aggredendola coi rispettivi eserciti da est e da occidente. Di fronte al male che si manifestava in quel modo e che sarebbe presto sfociato nel passaggio dall’alleanza alla guerra (come spesso accade fra le ideologie), Dio poneva un limite al male diffondendo la strategia della misericordia, attraverso una giovane suora.

Santa Faustina

Giovanni Paolo II conobbe già nella sua Cracovia la devozione alla Divina misericordia e ad essa dedicò la sua seconda enciclica, Dives in misericordia (1980). Il Santo Padre non volle ancora menzionare santa Faustina probabilmente perché era ancora troppo recente la diffidenza dell’ex Sant’Uffizio verso questa devozione, sembra per via di alcuni errori di traduzione che avevano favorito dei fraintendimenti della dottrina.

L’apostolato della Divina misericordia

Se riflettiamo sulla situazione del mondo moderno comprendiamo l’opportunità di questa devozione nel nostro tempo. Il mondo moderno infatti, almeno in Occidente, è nato da una generale e progressiva apostasia che ha avuto i suoi eccessi di violenza nell’epoca delle ideologie, fra il 1789 e il 1989. Dopo questo tempo, noi oggi viviamo l’epoca della dittatura del relativismo, come l’ha definita Benedetto XVI, dominata da un profondo nichilismo che conduce gli uomini a non credere a nulla, neppure agli errori, e a predisporsi a una radicale forma di disperazione. Sazi e disperati, come li definì il card. Giacomo Biffi, gli uomini possono tuttavia convertirsi, anche perché più o meno consciamente cercano una via d’uscita a una situazione esistenziale non certamente entusiasmante. La devozione alla Divina misericordia secondo la dottrina contenuta nell’enciclica di Giovanni Paolo II e nel processo di canonizzazione di santa Faustina è la strada che la Provvidenza di Dio sembra aver preparato per gli uomini della nostra epoca, perché siano aiutati a vedere nel Signore Colui che li ama e li aspetta, il Dio buono e misericordioso che non cerca il peccatore per condannarlo ma per salvarlo. Per due secoli, dopo la Rivoluzione del 1789, il mondo delle potenze dominanti ha cercato di eliminare la presenza cristiana. Ma ha fallito, pur lasciando un mondo devastato e senza speranza. Oggi, si cerca di eliminare anche la stessa presenza umana, alterandone i connotati. È l’ideologia di genere.

In fondo al cuore, tuttavia, gli uomini sanno che un Dio ricco di misericordia li aspetta. I cattolici siano sempre più impegnati in questo apostolato della Divina misericordia che la Provvidenza ha suscitato nella Chiesa.

 

 

 

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