FONDAMENTALISMO ISLAMICO: PERCHE’ E’ DIVERSO

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9788882724542Fra le varie conseguenze della profonda differenza teologica che corre fra il pensiero giudaico-cristiano e quello islamico si pone anche l’esperienza del fondamentalismo.

E’ quanto afferma lo scrittore e giornalista Carlo Panella nel suo recente volume “Non è lo stesso Dio non è lo stesso uomo” (Edizioni Cantagalli, 2009, Siena).

Il fenomeno del fondamentalismo è ricorrente in tutte le religioni, in tutte le epoche. Al giorno d’oggi, cristianesimo, ebraismo, induismo e altre grandi fedi esprimono al loro interno movimenti fondamentalisti. Alcuni – pochi per la verità – anche in forme violente: così in India si assiste al fondamentalismo indù e a quello sikh. Anche l’ebraismo moderno e il cristianesimo hanno espresso movimenti fondamentalisti. Ma il fondamentalismo islamico, a differenza dei movimenti di altre fedi che ricercano un ritorno “alle pure origini”, possiede una caratteristica unica. I movimenti fondamentalisti cristiani, ebrei, induisti o sikh sono infatti contrastati da un forte, egemonico e assolutamente maggioritario contesto anti-fondamentalista che li tiene ai margini, li combatte, ne annulla l’impatto, per disastrosi e sanguinari che possano essere eventuali exploit della loro componente terrorista e violenta.

Negli ultimi anni, invece, nel corpo della umma musulmana si è verificato un fenomeno di segno esattamente opposto e sconvolgente: la presa del fondamentalismo non è contrastata da un corpus centrale difensore dell’ortodossia, in grado di contenerla. Sintomo più evidente di questo fenomeno è il radicamento in tutti i paesi islamici del movimento politico e ideologico dei Fratelli Musulmani, le cui espressioni partitiche sarebbero in grado di ripetere, se fosse loro consentito, l’ exploit elettorale di Hamas in Palestina.

L’espansione dell’area fondamentalista, al contrario di quanto avviene in ambito cristiano ed ebraico, o indù o sikh, non solo dunque è in crescita inconfutabile, ma è addirittura supportata dagli esponenti del clero e spesso incontra il favore popolare.

In tale contesto – nota l’Autore – trovano linfa e vigore alcuni veri e propri scismi islamici moderni: il wahabismo-salafita – nella sua componente jihadista – e il khomeinismo in campo sciita.

Questa componente scismatica è oggi impregnata di esaltazione di morte, un incubo di violenza e di attentati suicidi, che ha le sue radici nell’ antropologia sottesa al Corano. Ma per saperne di più bisogna leggere il bel libro di Carlo Panella.

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