GLI ULTIMI GIORNI DEI TEMPLARI

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de Molay e Geoffrey de Charny, rispettivamente Gran Maestro e Precettore di Normandia dell’Ordine Templare, condannati al rogo da Filippo IV, re di Francia. La fine dell’Ordine dei Templari vede quali protagonisti i principali attori dell’Europa tardo-medievale, che si avvia alla modernità inseguendo i miti secolari dell’assolutismo regio. Nel declino dei poteri sovranazionali (sacro romano impero e papato) può così leggersi l’esito ultimo dei Templari, per loro natura a servizio della Chiesa universale e dunque realtà intrinsecamente sovranazionale.  L’assolutismo regio che di lì a poco trionferà, si porterà dietro l’ideologia delle “Chiese nazionali”, asservite ai sovrani di turno. Tale principio esploderà in tutta la sua virulenza con il protestantesimo, che vedrà nascere la Chiesa d’Inghilterra e le diverse Chiese luterane del Nord Europa, tutte poste sotto tutela principesca o regia.

Ancora oggi il regalismo, in veste di assolutismo statale, in varie parti del mondo è un’avvilente eredità ideologica che cerca di conculcare la libertà religiosa. E’ quanto avviene, per esempio, nella Cina popolare comunista, dove affianco alla Chiesa cattolica, perseguitata e spesso ridotta alla clandestinità, è stata edificata dal regime socialista la cosiddetta “Chiesa patriottica”, ad uso e consumo dei governati di Pechino. Lo stesso accade per altre esperienze religiose.

Ma torniamo ai nostri Templari. I documenti dell’Archivio Segreto Vaticano, recentemente pubblicati, gettano nuova luce sul processo e sulla loro condanna. In modo appassionante e storicamente fondato le Edizioni Città Nuova ci raccontano la vera storia dell’Ordine e le vere motivazioni della loro fine, pubblicando il libro di Mario Del Bello: “Gli ultimi giorni dei Templari” (Roma, 2013, pagg. 150, euro 12,00). Il volume è uno sguardo sugli accadimenti del tempo, volto a toccare gli eventi misteriosi della fine dell’ordine religioso-militare nato nel XII secolo durante le crociate a difesa del Santo Sepolcro in Terrasanta. Qui l’Ordine si distinse per straordinario coraggio e per l’abnegazione nella salvaguardia del Sepolcro di Cristo e delle Chiese orientali. Il volume sapientemente conduce il lettore tra i misteri svelati dall’Archivio Segreto Vaticano, dopo la recente mostra “Lux in arcana” ai Musei Capitolini, nella quale sono stati esposti documenti eccezionali conservati nel medesimo Archivio. Le nuove fonti pervenute documentano i misteriosi ultimi giorni prima della fine dei Templari. Fatti finora ignoti vengono raccontati per dimostrare non solo l’innocenza dell’Ordine, ma anche il tentativo di Papa Clemente V di salvarlo dalla pressione regia (nonostante una vulgata storica spesso a lui contraria). Viene altresì delineato il comportamento violento, per motivi economici e politici, del re francese Filippo IV detto il Bello. Il libro evidenzia, in particolare, l’atteggiamento radicalmente ostile all’Ordine Templare e alla Chiesa del Cancelliere di Filippo IV, il losco Guglielmo di Nogaret (proprio quello dello “schiaffo di Anagni” a Papa Bonifacio VIII), precursore, con i suoi scritti politici, dello Stato assoluto e del moderno giurisdizionalismo. 

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